sabato 12 ottobre 2013

Un po' d'ordine sulla Presolana di Castione

La mia passione per la Presolana è soprattutto platonico-letteraria, nel senso che l'aspetto propriamente alpinistico è da relegare in secondo (o terzo, quarto,...) piano viste le ben poche vie che vi ho percorso. Invero anche sull'aspetto "letterario" ci sarebbe di che irridere il sottoscritto, ma posso accampar la scusa che il numero di libri e guide varie ed eventuali sull'argomento è piuttosto limitato e che i miei sproloqui non pretendono dignità letteraria, accontentandosi di assai meno lettori di quelli che si augurava Manzoni. Ma non divaghiamo: recentemente mi è capitato per le mani un libro sulla storia alpinistica della Presolana che mi ha spinto a tornare a compulsare un paio di riferimenti ormai classici, la guida CAI-TCI delle Prealpi comasche varesine bergamasche di Silvio Saglio [1] e Il massiccio della Presolana di Walter Tomasi [2], con l'aggiunta di qualche annata dell'annuario del CAI-BG (quello degli anni in cui valeva la pena leggerlo, ma questa è un'altra storia). Quanto segue è il risultato di questa... diciamola piccola ricerca per quanto riguarda la Presolana di Castione, che ha evidenziato qualche dimenticanza presente in [2]. È doveroso precisare che lo scopo di queste righe - a parte la soddisfazione della mia grafomania - non è tanto quello di evidenziare i (piccoli) difetti di [2] quanto di aggiungere un paio di dettagli a quella che resta ad oggi la guida migliore - seppur non aggiornata - delle salite classiche alla Presolana.
[1], pag. 243[1], pagg. 244-45
[2], pag. 19
[3], pagg. 125-26
[2], pag. 123
[4], pag. 74
Parete SO

Caccia o Longoni?
Qui a fianco è riportato un collage di tre pagine da [1] con la relazione di una salita alla parete SO della Presolana di Castione e il relativo schizzo (it. 148d; la colorazione in rosso è ovviamente "merito" mio). La descrizione lascia pochi dubbi su cosa sia indicato: Caccia e Piccardi aprono una via il 19/9/26, ma Saglio descrive un itinerario diverso, dovuto a Longoni, De Tisi, Parolari e Fedegari del 11/7/37 (fatemi sapere se la figura non fosse leggibile, che riporto la descrizione). Sono due itinerari vicini ma differenti oppure si tratta in sostanza di una variante alla prima salita? È difficile dirlo dalle descrizioni (quella di Caccia-Piccardi è veramente minimale), ma si direbbe che Saglio propenda per la prima ipotesi, visto che non accenna minimamente a varianti. Ciò nonostante, la salita di Longoni va nel dimenticatoio e [2] attribuisce lo stesso itinerario colla medesima descrizione (il n.6 della figura a pag. 19) alla salita del '26. Ma dove passa in realtà questo itinerario?

Le due vie di Pezzini e Clarari
Restiamo sulla fotografia della parete SO presente in [2] e già che ci siamo citiamo le vie riportate:
1) Barbisotti-pasini-Zanga (1977)
2) Pezzini-Clarari (1964)
3) Rota-Manganoni (1975)
4) Fassi-Rota-Spiranelli, "A Federico" (1980)
5) Basili-Fracassi (1939)
6) Caccia-Piccardi (Longoni et al.)
Ma tra la 2) e la 3) manca qualcosa. Il 7/8/1960 gli stessi Pezzini e Clarari con Conti e Piantoni avevano già salito la medesima parete per una via di 450m classificata di IV grado (ci sarà da fidarsi?). La descrizione si trova alle pagg. 125-26 dell'Annuario 1960 del CAI BG [3], qui riportate.

Parete NO

La via di Renzo Scandella
Fedeli al riferimento [2], osserviamo ora la parete NO a pag. 123. Le vie da 94 a 98 toccano la O della occidentale e non ci riguardano. Sulla NO della Presolana di Castione si ha invece:
99) Piantoni-R. e F. Belinghieri-Bettineschi-Tagliaferri, "Via Peloni" (1976)
100) Spiranelli-Rota-Moioli, "GAN" (1985)
101) Agazzi-Arrigoni (1970)
Anche qui manca qualcosa, citato invece in un accurato aggiornamento delle vie della Presolana pubblicato da Ercole Martina sull'annuario del CAI BG del 1958 [4] (ricordiamo che Martina pubblica anche, dieci anni dopo, un aggiornamento alla guida delle Orobie). A pag. 74 è indicato un itinerario (qui riportato ed evidenziato in rosso) aperto da Renzo Scandella e due compagni nel '53 o '54, con l'eloquente dicitura: mancano particolari. Da notare poi che nella stessa pagina Martina accenna poi ad una ripetizione dell'itinerario di Longoni sulla SO.

La Presolana non finisce di sorprendere!

Bibliografia
[1] S. Saglio, Prealpi comasche varesine bergamasche, CAI-TCI, Milano (1948)
[2] W. Tomasi, Il massiccio della Presolana, Montagnaviva, Bergamo (1987)
[3] Annuario 1960, CAI - Sezione Antonio Locatelli, Bergamo (1961)
[4] Annuario 1958, CAI - Sezione Antonio Locatelli, Bergamo (1959)

Nessun commento:

Posta un commento