MerateOnline e parla della linea Milano-Lecco, ma si attaglia perfettamente anche alla "nostra". L'autore ricorda alcuni concetti che sembrano ovvi, e lo sono, e proprio per questo sono sistematicamente ignorati, ovvero che utilizzare la puntualità media sui treni è "patetico" (io avrei usato l'ormai celeberrima definizione fantozziana per il famoso film sovietico) perché i convogli pieni di pendolari e quelli quasi deserti intorno a mezzogiorno o alla sera non devono avere lo stesso peso, e che la politica locale evita accuratamente di lamentarsi del servizio scadente per via dell'appartenenza di partito. Il secondo articolo riporta dati di Regione Lombardia secondo i quali le soppressioni dei treni sarebbero responsabilità di Trenord per ben il 77%, a fronte del 21% imputabile ai gestori delle infrastrutture (leggi Rfi). L'articolo non può fare a meno di notare come le intemerate di Fontana & Co. contro Rfi appaiano assolutamente fuori luogo, e come il problema principale sia - guarda un po'! - proprio Trenord!
Bimestre novembre-dicembre 2024
Veniamo quindi all'ultimo bimestre di quest'anno, iniziando dal treno 2218. La distribuzione dei ritardi è mostrata in Fig. 1: puntualità al 3% e al 23% entro 5' di ritardo, con massimo ritardo di ben 101' il 15/11, per guasto alla linea e presenza di idioti sui binari. Ad onor del vero, la distribuzione si "raddrizza" un poco rispetto agli ultimi anni, a parte gli evidenti tre casi disastrosi (due per problemi infrastrutturali, uno per guasto). La rappresentazione sintetica dei ritardi in Fig. 2 evidenzia ancora una diminuzione dei ritardi al 50 e 90% (quest'ultimo un po' fortuito, visto che siamo proprio sullo "spigolo" della distribuzione in Fig. 1), ma un lieve aumento del dato medio, probabilmente "colpa" del dato singolo di 101' già citato.
Se il dato del 2218 ha alcuni aspetti positivi, lo stesso non si può dire per il 2275: puntualità all'11% e al 43% entro 5'; numeri bassini, ma ormai da considerare quasi decenti, vista la situazione generale. Massimo ritardo di 44' il 26/11, ancora per presenza di deficienti sui binari. Il treno è stato fermato a Verdello, e i poveracci a bordo sono arrivati a Bergamo con il successivo 2237. Questa pratica ricorrente ad assurda si è verificata ben cinque volte nel bimestre, per non parlare del 4/11, quando il 2275 (in ritardo per l'attesa del treno dal deposito!!!) è stato fermato a Verdello dopo che il 2237 era passato; immagino che i pendolari siano ancora lì...
La Fig. 4 indica che la lieve riduzione della coda al 90% del 2023 era un fuoco di paglia: il 10% dei treni continua ad arrivare con ritardi assurdi di circa mezz'ora (di fatto, si giunge a Bergamo col 2237), mentre la media è lievcemente aumentata rispetto al 2023, ed è di circa 10' (su un tempo di pecorrenza di 45').
Chiudiamo questa parte con il capitolo sulle cause dei ritardi, come riportate dall'app di Trenord. Sei sono relative a guasti o problemi ai treni, tre a guasti all'infrastruttura. Ci sono poi sette segnalazioni legate a problemi di altri treni (che sono in gran parte di Trenord), per finire con lo sciopero del 5/11 e gente sui binari il 26/11. Ci sono poi due giorni con ritardi superiori ai 10' in cui tutto tace.
Bimestre novembre-dicembre 2024
Veniamo quindi all'ultimo bimestre di quest'anno, iniziando dal treno 2218. La distribuzione dei ritardi è mostrata in Fig. 1: puntualità al 3% e al 23% entro 5' di ritardo, con massimo ritardo di ben 101' il 15/11, per guasto alla linea e presenza di idioti sui binari. Ad onor del vero, la distribuzione si "raddrizza" un poco rispetto agli ultimi anni, a parte gli evidenti tre casi disastrosi (due per problemi infrastrutturali, uno per guasto). La rappresentazione sintetica dei ritardi in Fig. 2 evidenzia ancora una diminuzione dei ritardi al 50 e 90% (quest'ultimo un po' fortuito, visto che siamo proprio sullo "spigolo" della distribuzione in Fig. 1), ma un lieve aumento del dato medio, probabilmente "colpa" del dato singolo di 101' già citato.
Se il dato del 2218 ha alcuni aspetti positivi, lo stesso non si può dire per il 2275: puntualità all'11% e al 43% entro 5'; numeri bassini, ma ormai da considerare quasi decenti, vista la situazione generale. Massimo ritardo di 44' il 26/11, ancora per presenza di deficienti sui binari. Il treno è stato fermato a Verdello, e i poveracci a bordo sono arrivati a Bergamo con il successivo 2237. Questa pratica ricorrente ad assurda si è verificata ben cinque volte nel bimestre, per non parlare del 4/11, quando il 2275 (in ritardo per l'attesa del treno dal deposito!!!) è stato fermato a Verdello dopo che il 2237 era passato; immagino che i pendolari siano ancora lì...
La Fig. 4 indica che la lieve riduzione della coda al 90% del 2023 era un fuoco di paglia: il 10% dei treni continua ad arrivare con ritardi assurdi di circa mezz'ora (di fatto, si giunge a Bergamo col 2237), mentre la media è lievcemente aumentata rispetto al 2023, ed è di circa 10' (su un tempo di pecorrenza di 45').
Chiudiamo questa parte con il capitolo sulle cause dei ritardi, come riportate dall'app di Trenord. Sei sono relative a guasti o problemi ai treni, tre a guasti all'infrastruttura. Ci sono poi sette segnalazioni legate a problemi di altri treni (che sono in gran parte di Trenord), per finire con lo sciopero del 5/11 e gente sui binari il 26/11. Ci sono poi due giorni con ritardi superiori ai 10' in cui tutto tace.
Fig. 5: Come Fig. 1, ma per tutto il 2024 (no agosto). |
Fig. 6: Come Fig. 3, ma per tutto il 2024 (no agosto). |
Ore di ritardo annue. |
Detto riassunto potrebbe... riassumersi in poche parole: nessuna variazione rispetto agli ultimi due anni! Le curve per il 2024 sono infatti pressoché sovrapposte a quelle del 2022 e 2023, e non è certo una buona notizia! Vediamo i dati di dettaglio: per il 2218, la puntualità è al 2% e al 38% entro 5'; massimo ritardo di 101', proprio in questo bimestre: nuovo record assoluto che polverizza i 93' del 2022; evviva!
Da un punto di vista puramente statistico, si può notare come la distribuzione abbia uno "spigolo" intorno ai 15' di ritardo, oltre i quali la dispersione aumenta considerevolmente. Immagino (ma posso sbagliare...) che in questi casi il treno abbia perso del tutto il suo slot e debba rompere le scatole agli altri convogli in circolazione... sono le famose "esigenze del regolatore", che deve arrabattarsi alla meno peggio.
Conclusioni simili si possono trarre per il 2275: puntualità all'11% e al 49% entro 5', massimo ritardo di "soli" 58' il 4/3. Anche in questo caso i dati sono sovrapposti a quelli del biennio precedente, e anche qui si vede uno spigolino verso i 30', che corrisponde probabilmente ai casi in cui si è arrivati a Bergamo con il 2237.
L'ultima figura illustra le ore totali di ritardo accumulate durante gli undici mesi di rilevazione. Come si vede, i ritardi sono enormi e non accennano minimamente a diminuire. Del resto, dopo che si sono alzati scandalosamente i limiti entro cui Trenord eroga un rimborso, perché preoccuparsi dei ritardi? È un problema dei pendolari, non di Trenord!
Auguri a tutti per un migliore 2025!
Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita spesso Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.
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