articolo che racconta per l'ennesima volta le condizioni di viaggio in questa Regione, non senza una nota comica quando scrive che la qualità discutibile del servizio avrebbe indotto persino il governatore lombardo Attilio Fontana ad alzare la voce. Chissà che paura a Trenord! Ricordiamo solo che i disservizi ci sono da sempre, che Fontana presiede la Regione che ha (tra l'altro) benedetto la modifica delle condizioni di rimborso, rendendolo un miraggio (sempre per citare l'articolo), e che è lautamente pagato non per alzare la voce, ma per risolvere i problemi (idem dicasi per l'AD di Trenord).
Ciò detto, veniamo alla tratta di nostro interesse, iniziando dal 2218. Puntualità al 5% e al 48% entro cinque minuti; massimo ritardo di "soli" 27', il 4 ottobre per un guasto alla linea. Andamento solito (Fig. 1) sbilanciato a destra, ma lievemente migliore dei ultimi anni, con la curva che si "raddrizza" un pochino.
L'andazzo storico di questo bimestre si vede in Fig. 2, dove si può apprezzare il miglioramento rispetto agli ultimi tre anni. Si tratta di una variazione non incredibile, ma come al solito non ci resta che sperare che si continui così (anche se nessuno ci crede).
Se il 2218 regala una minima soddisfazione, il 2275 è completamente allo sbando! Puntualità all'8% e al 42% entro 5'; massimo ritardo di 55' il 30 settembre per sciopero. La distribuzione dei ritardi (Fig. 3) è pessima, con la metà superiore completamente sbilanciata e di gran lunga la peggiore da dieci anni a questa parte (evviva!), con il treno che è stato cancellato per quattro giorni consecutivi! Anche in questo bimestre, i problemi del 2275 sono tutti tra Porta Garibaldi e Lambrate, e solo raramente il ritardo si accumula tra Lambrate e Bergamo. Vogliamo (metaforicamente) bombardare Porta Garibaldi e far partire questo maledetto treno da Lambrate?
Lo storico dei ritardi è riportato in Fig. 4, che ben evidenzia come dopo il 2019 i ritardi siano sempre, costantemente, aumentati, superando i livelli del 2018, ma senza nemmeno la scusa dell'incidente di Pioltello! In cinque anni si sono accumulati in media (cioè ogni giorno) 10' di ritardo, e ora siamo a 15' circa; il 2275 si candida a diventare il treno peggiore di tutta la Lombardia! Ma ora che Fontana alza la voce, vedrete che tutto funzionerà a meraviglia.
Per quanto riguarda le giustificazioni: su diciotto notifiche, undici appaiono riconducibili direttamente a Trenord (ovvero problemi ai treni: guasti, controlli, cancellazioni senza spiegazione, ecc. ecc.), quattro a Rfi (guasti alla linea o agli scambi), due alle "esigenze del regolatore" (ovvero problemi di gestione del traffico, quindi possibile responsabilità di altri convogli di Trenord) e una allo sciopero del 30/9. Bisogna notare però che ci sono altri cinque casi con ritardi di almeno 10' su cui non è stata fornita spiegazione. Siccome tutti conoscono il famoso detto sull'esattezza del pensar male, valutate voi di chi possa essere la responsabilità...
Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.
Ciò detto, veniamo alla tratta di nostro interesse, iniziando dal 2218. Puntualità al 5% e al 48% entro cinque minuti; massimo ritardo di "soli" 27', il 4 ottobre per un guasto alla linea. Andamento solito (Fig. 1) sbilanciato a destra, ma lievemente migliore dei ultimi anni, con la curva che si "raddrizza" un pochino.
L'andazzo storico di questo bimestre si vede in Fig. 2, dove si può apprezzare il miglioramento rispetto agli ultimi tre anni. Si tratta di una variazione non incredibile, ma come al solito non ci resta che sperare che si continui così (anche se nessuno ci crede).
Se il 2218 regala una minima soddisfazione, il 2275 è completamente allo sbando! Puntualità all'8% e al 42% entro 5'; massimo ritardo di 55' il 30 settembre per sciopero. La distribuzione dei ritardi (Fig. 3) è pessima, con la metà superiore completamente sbilanciata e di gran lunga la peggiore da dieci anni a questa parte (evviva!), con il treno che è stato cancellato per quattro giorni consecutivi! Anche in questo bimestre, i problemi del 2275 sono tutti tra Porta Garibaldi e Lambrate, e solo raramente il ritardo si accumula tra Lambrate e Bergamo. Vogliamo (metaforicamente) bombardare Porta Garibaldi e far partire questo maledetto treno da Lambrate?
Lo storico dei ritardi è riportato in Fig. 4, che ben evidenzia come dopo il 2019 i ritardi siano sempre, costantemente, aumentati, superando i livelli del 2018, ma senza nemmeno la scusa dell'incidente di Pioltello! In cinque anni si sono accumulati in media (cioè ogni giorno) 10' di ritardo, e ora siamo a 15' circa; il 2275 si candida a diventare il treno peggiore di tutta la Lombardia! Ma ora che Fontana alza la voce, vedrete che tutto funzionerà a meraviglia.
Per quanto riguarda le giustificazioni: su diciotto notifiche, undici appaiono riconducibili direttamente a Trenord (ovvero problemi ai treni: guasti, controlli, cancellazioni senza spiegazione, ecc. ecc.), quattro a Rfi (guasti alla linea o agli scambi), due alle "esigenze del regolatore" (ovvero problemi di gestione del traffico, quindi possibile responsabilità di altri convogli di Trenord) e una allo sciopero del 30/9. Bisogna notare però che ci sono altri cinque casi con ritardi di almeno 10' su cui non è stata fornita spiegazione. Siccome tutti conoscono il famoso detto sull'esattezza del pensar male, valutate voi di chi possa essere la responsabilità...
Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.
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