sabato 3 aprile 2021

Montepulciano d'Abruzzo DOC 2018 Zaccagnini

Dopo le incursioni con Illuminati e Masciarelli, rieccomi (enologicamente parlando) in Abruzzo, questa volta nel pescarese, vicinissimo alla magica abbazia di S. Clemente a Casauria, a poca distanza da Capestrano e da infinite altre località, e giù giù, più lontano, la dannunziana Anversa degli Abruzzi e la fantastica osteria La fiaccola.
Mancando da queste lande più o meno da dieci anni, mi devo accontentare di altre modalità: il Gran Sasso visitato attraverso le guide alpinistiche, dal 1943 ad oggi, la terra vista tramite i suoi prodotti. E proprio lì, tra Maiella e Gran Sasso, c'è la Cantina Zaccagnini (niente a che vedere con il politico democristiano eh...), dal lontano 1978; oggi cresciuta a livelli di produzione di (leggo...) ben tre milioni di bottiglie annue, il che potrebbe far nascere qualche sospetto sulla qualità.
Per fugarli, non c'è niente di meglio dell'assaggio diretto. Ricordavo bene la caratteristica bottiglia con il tralcetto di vite e la scritta simil-rustica, un po' meno il suo contenuto. Si tratta del Montepulciano "base" della cantina, ovviamente da uve Montepulciano al 100%, con fermentazione in acciaio e maturazione in botte grande per 4 mesi, seguita da affinamento in bottiglia.
Bello il colore, un rosso (l'avreste mai detto?) rubino scuro, con appena qualche accenno violaceo. Aroma evidente anche se non intensissimo di frutti rossi e neri, ciliegie e un po' di mirtillo, seguite da qualche sfumatura speziata.
All'assaggio si dimostra "di pronta beva", come si suol dire, morbido e fresco, con alcool non troppo evidente e tannini morbidi. Un altro esempio di "vino quotidiano" dalla terra d'Abruzzo.

Gradazione: 12,5°
Prezzo: 7 €

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