suscettibile nei confronti di chi fa notare come il servizio fornito lasci alquanto a desiderare (per usare un eufemismo). Attendiamo quindi fiumi di denunce nei confronti di quell'infinità di persone che su TripAdvisor relegano Trenord alla poco invidiabile posizione n. 1170 su 1280 alla data di oggi. Viene davvero la curiosità di vedere cosa vi sia di peggio, ma lo lascio scoprire a voi.
Limitandoci ai due treni su cui butto via ore, giorni, secoli di ritardo, la novità più grande è che... hanno cambiato numero! Per chi, invece, non si preoccupa di numeri, di pubblicità, di compensi più o meno lauti, diciamo subito che le cose non sono cambiate.
Il 2218 migliora rispetto al bimestre dello scorso anno (ci mancherebbe!), ma resta sempre lontano da standard decenti: come indica la Fig.1, la puntualità è al 14%, il ritardo entro 5' raggiunge solo il 62% dei treni, il massimo ritardo è pari a 15' (il 41% del tempo di percorrenza!).
Se guardiamo l'andazzo "storico" di questo treno (Fig. 2), vediamo che siamo più o meno tornati al solito livello, in cui anche la media è superiore ai 5', e con la curva verde ben lontana dalla fascia gialla in cui dovrebbe risiedere.
Spostiamoci ora al viaggio di ritorno. Il primo bimestre 2020 era talmente penoso che era difficile fare peggio, ma in questo caso (Fig. 3) si potrebbe dire che si torna su valori quasi (quasi!!) accettabili: puntualità al 27% ed al 78% entro 5' di ritardo; massimo ritardo - e qui non ci siamo proprio - di ben 22 minuti, il 50% di un pietoso tempo di percorrenza di ben 44' (7' più che al mattino!).
Lo storico dei ritardi evidenzia la solita altalena della curva al 90%, da cui traiamo la sorprendente conclusione che cambiare numero ad un treno non è sufficiente ad aumentarne la puntualità (e speriamo che lo capiscano anche a Trenord). Si vede anche un tiepido miglioramento a febbraio, ma vi dico subito che a marzo se ne è persa ogni traccia.
Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.
Limitandoci ai due treni su cui butto via ore, giorni, secoli di ritardo, la novità più grande è che... hanno cambiato numero! Per chi, invece, non si preoccupa di numeri, di pubblicità, di compensi più o meno lauti, diciamo subito che le cose non sono cambiate.
Il 2218 migliora rispetto al bimestre dello scorso anno (ci mancherebbe!), ma resta sempre lontano da standard decenti: come indica la Fig.1, la puntualità è al 14%, il ritardo entro 5' raggiunge solo il 62% dei treni, il massimo ritardo è pari a 15' (il 41% del tempo di percorrenza!).
Se guardiamo l'andazzo "storico" di questo treno (Fig. 2), vediamo che siamo più o meno tornati al solito livello, in cui anche la media è superiore ai 5', e con la curva verde ben lontana dalla fascia gialla in cui dovrebbe risiedere.
Spostiamoci ora al viaggio di ritorno. Il primo bimestre 2020 era talmente penoso che era difficile fare peggio, ma in questo caso (Fig. 3) si potrebbe dire che si torna su valori quasi (quasi!!) accettabili: puntualità al 27% ed al 78% entro 5' di ritardo; massimo ritardo - e qui non ci siamo proprio - di ben 22 minuti, il 50% di un pietoso tempo di percorrenza di ben 44' (7' più che al mattino!).
Lo storico dei ritardi evidenzia la solita altalena della curva al 90%, da cui traiamo la sorprendente conclusione che cambiare numero ad un treno non è sufficiente ad aumentarne la puntualità (e speriamo che lo capiscano anche a Trenord). Si vede anche un tiepido miglioramento a febbraio, ma vi dico subito che a marzo se ne è persa ogni traccia.
Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.