Fabio sul 1° tiro. |
Sempre lui sul 4° tiro. |
Sul 5° tiro. |
Tracciato della via. |
Cima orientale dei Piazzotti - Alpi Orobie
Parete S
Accesso: da Bergamo per la Val Brembana, prendendo poi il ramo che porta ad Olmo al Brembo e da qui ad Averara e a Cusio. Da Cusio si prosegue per la strada del monte Avaro (pedaggio di 2€), parcheggiando in corrispondenza del sentiero n. 108, che si stacca a sinistra (indicazioni rif. Benigni). Si segue ora il bel sentiero che risale la valle, si congiunge con il tracciato proveniente da Valtorta e punta all'evidente parete della Cima Piazzotti. Un ultimo bivio porta sotto la parete (seguire sempre le indicazioni per il rifugio) e ad un sasso con scritta "Cusio", oltre il quale si sale brevemente per detriti all'imbocco di un canale. Fix di un'altra via a sinistra.
Relazione: via molto bella che risale la parete per diedri e fessure, con qualche placchetta. Chiodatura buona su un paio di tiri e da proteggere praticamente in toto sui rimanenti; portare friend piccoli e medi. Un friend grande potrebbe essere utile per il 6° tiro, ma il tratto interessato non è molto lungo e direi che alla fine non ne vale la pena. Roccia buona (tranne qualche tratto nel canale) e percorso sempre logico.
1° tiro: salire il canale (possibile trovare un po' d'acqua), superare un saltino e raggiungere la sosta. 40m, III+; un chiodo, un cordone in clessidre con maglia-rapida. Sosta su due chiodi e un fix con cordone, fettuccia e maglia-rapida (e un terzo chiodo sulla destra).
2° tiro: proseguire lungo il canale fino all'evidente sosta sulla destra. 30m, III+; un chiodo. Sosta su un chiodo ed un fix con cordone e maglia-rapida.
3° tiro: a sinistra a prendere una cornice. Un passo esposto porta alla sosta situata poco più in basso. 15m, V-; due fix, tre chiodi. Sosta su due chiodi e uno spit.
4° tiro: noi siamo saliti lungo una placca e poi a destra per un vago diedro-fessura erboso. 25m, 4c; cinque fix. Sosta da attrezzare su albero. La via originale probabilmente resta più a sinistra nella parte iniziale.
5° tiro: salire il bel diedro fessurato fino ad un terrazzino sulla sinistra. 35m, V, V+ (un passo), IV+; un chiodo. Sosta su tre chiodi.
6° tiro: spostarsi a destra e salire un diedro-camino aperto, superando uno strapiombino. Dal terrazzo soprastante si sale a sinistra per placca gradinata o fessura fino al terrazzo di sosta. 35m, V, V+ (un passo), IV+; un chiodo. Sosta su due chiodi con cordone.
7° tiro: salire la placca verso destra fino allo spigolo, indi proseguire per facili rocce fino alla cima. 45m, III+. Sosta su un fix.
Discesa: si segue una traccia per cresta che in breve porta al rifugio Benigni e al sentiero n.108 seguito all'andata.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Parete S
Accesso: da Bergamo per la Val Brembana, prendendo poi il ramo che porta ad Olmo al Brembo e da qui ad Averara e a Cusio. Da Cusio si prosegue per la strada del monte Avaro (pedaggio di 2€), parcheggiando in corrispondenza del sentiero n. 108, che si stacca a sinistra (indicazioni rif. Benigni). Si segue ora il bel sentiero che risale la valle, si congiunge con il tracciato proveniente da Valtorta e punta all'evidente parete della Cima Piazzotti. Un ultimo bivio porta sotto la parete (seguire sempre le indicazioni per il rifugio) e ad un sasso con scritta "Cusio", oltre il quale si sale brevemente per detriti all'imbocco di un canale. Fix di un'altra via a sinistra.
Relazione: via molto bella che risale la parete per diedri e fessure, con qualche placchetta. Chiodatura buona su un paio di tiri e da proteggere praticamente in toto sui rimanenti; portare friend piccoli e medi. Un friend grande potrebbe essere utile per il 6° tiro, ma il tratto interessato non è molto lungo e direi che alla fine non ne vale la pena. Roccia buona (tranne qualche tratto nel canale) e percorso sempre logico.
1° tiro: salire il canale (possibile trovare un po' d'acqua), superare un saltino e raggiungere la sosta. 40m, III+; un chiodo, un cordone in clessidre con maglia-rapida. Sosta su due chiodi e un fix con cordone, fettuccia e maglia-rapida (e un terzo chiodo sulla destra).
2° tiro: proseguire lungo il canale fino all'evidente sosta sulla destra. 30m, III+; un chiodo. Sosta su un chiodo ed un fix con cordone e maglia-rapida.
3° tiro: a sinistra a prendere una cornice. Un passo esposto porta alla sosta situata poco più in basso. 15m, V-; due fix, tre chiodi. Sosta su due chiodi e uno spit.
4° tiro: noi siamo saliti lungo una placca e poi a destra per un vago diedro-fessura erboso. 25m, 4c; cinque fix. Sosta da attrezzare su albero. La via originale probabilmente resta più a sinistra nella parte iniziale.
5° tiro: salire il bel diedro fessurato fino ad un terrazzino sulla sinistra. 35m, V, V+ (un passo), IV+; un chiodo. Sosta su tre chiodi.
6° tiro: spostarsi a destra e salire un diedro-camino aperto, superando uno strapiombino. Dal terrazzo soprastante si sale a sinistra per placca gradinata o fessura fino al terrazzo di sosta. 35m, V, V+ (un passo), IV+; un chiodo. Sosta su due chiodi con cordone.
7° tiro: salire la placca verso destra fino allo spigolo, indi proseguire per facili rocce fino alla cima. 45m, III+. Sosta su un fix.
Discesa: si segue una traccia per cresta che in breve porta al rifugio Benigni e al sentiero n.108 seguito all'andata.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.