Edo sul 3° tiro. |
Sul 4° tiro |
Tracciato della via. |
Parete E
Non temete, non ho abbracciato alcun culto satanico, anche perché la mia - per così dire - poca simpatia per il mondo soprannaturale e metafisico coinvolge tutti e tre i regni di dantesca memoria; è vero però che il nome della via ha contribuito alla sua scelta tra quelle presenti sulla poire. Frequentazione assai maggiore che sul Pelvoux, ma solo sulle vie più facili; noi abbiamo arrampicato in beata solitudine. Via molto bella, raccomandata agli amanti dell'aderenza, con un minimo di "ingaggio" nel secondo tiro.
Accesso: si raggiunge la Vallouise e si risale la valle fino alla frazione di Ailefroide, dove vi è un parcheggio non troppo grande sulla sinistra. Si prosegue a piedi e, subito dopo la prima curva a destra della strada, si prende uno sterrato sulla sinistra, si attraversano un paio di torrentelli e si prosegue. Si oltrepassa un altro torrente e poco dopo si prende una deviazione sulla sinistra (ometto). Il sentiero attraversa una zona di massi (ometti) e poi si biforca. Si tiene la destra e si prosegue fino a giungere in corrispondenza di un grosso masso e del canale-spaccatura che separa la poire vera e propria (sulla destra; solita fastidiosissima bandiera presente) da una "peretta" più piccola sulla sinistra, dove si trova la via, la prima alla sinistra del canale. Appena a destra di esso parte una delle vie più facili della Pera con annessa coda di arrampicatori, incastri di corde e urla babeliche. Tenersi alla larga!
Relazione: via breve su placca con un tratto in diedro a superare l'evidente muro; protezioni a fix buone ma un po' distanziate nel secondo tiro, lunghezza-chiave della via con difficoltà obbligata. Soste attrezzate con due fix e cordone (non proprio nuovissimo...) ed anello di calata, tranne la terza. Portare solo rinvii.
1° tiro: salire il facile muretto e proseguire per placche (qualche tratto erboso) fino alla sosta. 35m, 4c; sette fix.
2° tiro: per bellissima placca di aderenza con un paio di passi obbligati fino ad una sorta di bombamento che si risale sulla sinistra fino alla sosta. 25m, un paio di passi di 6a/6a+; sei fix.
3° tiro: ancora per placca che diventa più verticale appena prima della sosta. 20m, passo di 6a/6a+ (ben protetto); sette fix.
4° tiro: spostarsi a destra della sosta a prendere un diedro obliquo che consente di superare un muretto e proseguire per placche verso sinistra fino alla sosta. 30m, 6c (ma per me A0); undici fix.
5° tiro: ancora dritto per placche finali fino alla cima. 30m, 5b; quattro fix.
Discesa: in doppia sulla via. Prima calata alla quarta sosta, poi alla seconda e da qui direttamente a terra (con due mezze corde da 60m).
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Accesso: si raggiunge la Vallouise e si risale la valle fino alla frazione di Ailefroide, dove vi è un parcheggio non troppo grande sulla sinistra. Si prosegue a piedi e, subito dopo la prima curva a destra della strada, si prende uno sterrato sulla sinistra, si attraversano un paio di torrentelli e si prosegue. Si oltrepassa un altro torrente e poco dopo si prende una deviazione sulla sinistra (ometto). Il sentiero attraversa una zona di massi (ometti) e poi si biforca. Si tiene la destra e si prosegue fino a giungere in corrispondenza di un grosso masso e del canale-spaccatura che separa la poire vera e propria (sulla destra; solita fastidiosissima bandiera presente) da una "peretta" più piccola sulla sinistra, dove si trova la via, la prima alla sinistra del canale. Appena a destra di esso parte una delle vie più facili della Pera con annessa coda di arrampicatori, incastri di corde e urla babeliche. Tenersi alla larga!
Relazione: via breve su placca con un tratto in diedro a superare l'evidente muro; protezioni a fix buone ma un po' distanziate nel secondo tiro, lunghezza-chiave della via con difficoltà obbligata. Soste attrezzate con due fix e cordone (non proprio nuovissimo...) ed anello di calata, tranne la terza. Portare solo rinvii.
1° tiro: salire il facile muretto e proseguire per placche (qualche tratto erboso) fino alla sosta. 35m, 4c; sette fix.
2° tiro: per bellissima placca di aderenza con un paio di passi obbligati fino ad una sorta di bombamento che si risale sulla sinistra fino alla sosta. 25m, un paio di passi di 6a/6a+; sei fix.
3° tiro: ancora per placca che diventa più verticale appena prima della sosta. 20m, passo di 6a/6a+ (ben protetto); sette fix.
4° tiro: spostarsi a destra della sosta a prendere un diedro obliquo che consente di superare un muretto e proseguire per placche verso sinistra fino alla sosta. 30m, 6c (ma per me A0); undici fix.
5° tiro: ancora dritto per placche finali fino alla cima. 30m, 5b; quattro fix.
Discesa: in doppia sulla via. Prima calata alla quarta sosta, poi alla seconda e da qui direttamente a terra (con due mezze corde da 60m).
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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