Sul 1° tiro |
Giancarlo e Sofia alla prima sosta |
Al termine del camino del 2° tiro |
Giancarlo e Sofia sul 3° tiro |
Tracciato della via (rosso). In arancione il tracciato di Avenida miraflores. |
parete S
Avevo salito la via Gli antichi futuri un bel po' di anni fa al seguito di Ivan, uno dei non pochi amici che mi hanno insegnato qualcosa in montagna (ma non è colpa loro se sono rimasto a livello zerbino), e da allora mi ripromettevo regolarmente di salirla in maniera un po' meno "conigliesca" ogni volta che ci passavo sotto diretto ad altre mete. Ieri finalmente ho mantenuto la promessa, con grande soddisfazione. Soddisfazione sia per la bellezza della via (il camino del secondo tiro è spettacolare), sia per essere tornato ad una salita con chiodatura classica dopo mesi.
Accesso: raggiungere i pressi del rif. Lecco dalla funivia dei Piani di Bobbio o da Ceresole di Valtorta e da qui risalire il percorso dello skilift (sulla sinistra del Vallone dei Camosci) fin quasi alla sua stazione superiore (in alternativa salire la pista da sci alla sua destra per deviare poi a sinistra in vista del capanno dello skilift). Da qui è possibile salire direttamente per prati verso la parete del Barbisino oppure seguire l'evidente sentiero che sale a sinistra diretto verso una sella e deviare a destra per prato (qualche vaga traccia) all'altezza della parete. Superare un paio di piccoli contrafforti e identificare una grossa nicchia nerastra chiusa da un tetto e sovrastata dall'evidentissimo canale-camino. La sosta di partenza va attrezzata sfruttando una delle vicine fessure.
Relazione: è una delle poche vie che sono state risparmiate dalla modernità della ri-attrezzatura seriale del gruppo dei Campelli, e per questo comunque meritevole di una visita. Chiodatura buona sul primo tiro dove il passo-chiave fu valutato A0 dagli apritori nel lontano 1977, decisamente meno abbondante sul secondo dove è utile saper piazzare un paio di friend. Il terzo tiro si presta ad improvvisazioni se non volete proprio toccare i fittoni di Avenida Miraflores (di cui comunque val la pena di usare un paio di soste). Roccia buona, ma fate attenzione ad alcuni punti e alle cenge; il tratto finale - facile - del primo tiro è purtroppo rovinato dalla vegetazione.
1° tiro: risalire la nicchia fin quasi sotto il tetto, poi spostarsi a destra e uscire sullo spigolo in forte esposizione. Risalire una placca e poi per facili ma erbosi gradoni giungere alla sosta alla base del camino; 25m; V, VI+, V+, III; otto chiodi. Sosta su due chiodi e cordini vari (non fidatevi e usate i vostri). Un terzo chiodo poco più in alto può essere usato per rinforzare, un quarto chiodo (ballerino) è appena prima sulla destra. Cercate di vedere tutti i chiodi del tiro e di non fare come lo scrivente che ha "perso" quello sul traverso (in una fessurina erbosa) ed è rimasto ore a inveire prima di osare il passo.
2° tiro: salire l'evidente camino fino al masso che lo chiude. Uscire sulla parete di sinistra con passo finale molto esposto (io mi sono incastrato fino ad arrivare ad una presa buona) e raggiungere la sosta di Avenida Miraflores appena sopra sulla sinistra; 30m; V, IV, V+, VI-; quattro chiodi, un cordino in clessidra non proprio nuovissimo. Sosta su due fittoni con catena ed anello di calata.
3° tiro: sulla destra ci sono i fittoni della via a cui avete chiesto in prestito la sosta e che ha sostanzialmente ricoperto il tiro originale della "nostra" via. Noi però volevamo terminare la salita come l'avevamo iniziata e siamo saliti per una specie di variante improvvisata un poco a sinistra dei fittoni: dalla sosta infilarsi nel canale fino ad un masso incastrato; indi salire la placca che si vede appena prima alla sua destra. Non fatevi tentare dal fittone e puntate ad una facile fessura sulla sinistra; al termine di questa spostatevi a destra sotto un leggero strapiombo e con un ultimo risalto si raggiunge la sosta (possibile usare l'ultimo fittone per pigrizia). 30m; III, IV-, IV. Sosta su due fittoni con catena ed anello di calata.
Discesa: è possibile scendere in doppia sulla via, ma conviene il comodo sentiero. In questo caso seguire la taccia verso sinistra (viso a monte) e raggiungere la sella donde si scende ancora a sinistra per il sentiero di salita.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Accesso: raggiungere i pressi del rif. Lecco dalla funivia dei Piani di Bobbio o da Ceresole di Valtorta e da qui risalire il percorso dello skilift (sulla sinistra del Vallone dei Camosci) fin quasi alla sua stazione superiore (in alternativa salire la pista da sci alla sua destra per deviare poi a sinistra in vista del capanno dello skilift). Da qui è possibile salire direttamente per prati verso la parete del Barbisino oppure seguire l'evidente sentiero che sale a sinistra diretto verso una sella e deviare a destra per prato (qualche vaga traccia) all'altezza della parete. Superare un paio di piccoli contrafforti e identificare una grossa nicchia nerastra chiusa da un tetto e sovrastata dall'evidentissimo canale-camino. La sosta di partenza va attrezzata sfruttando una delle vicine fessure.
Relazione: è una delle poche vie che sono state risparmiate dalla modernità della ri-attrezzatura seriale del gruppo dei Campelli, e per questo comunque meritevole di una visita. Chiodatura buona sul primo tiro dove il passo-chiave fu valutato A0 dagli apritori nel lontano 1977, decisamente meno abbondante sul secondo dove è utile saper piazzare un paio di friend. Il terzo tiro si presta ad improvvisazioni se non volete proprio toccare i fittoni di Avenida Miraflores (di cui comunque val la pena di usare un paio di soste). Roccia buona, ma fate attenzione ad alcuni punti e alle cenge; il tratto finale - facile - del primo tiro è purtroppo rovinato dalla vegetazione.
1° tiro: risalire la nicchia fin quasi sotto il tetto, poi spostarsi a destra e uscire sullo spigolo in forte esposizione. Risalire una placca e poi per facili ma erbosi gradoni giungere alla sosta alla base del camino; 25m; V, VI+, V+, III; otto chiodi. Sosta su due chiodi e cordini vari (non fidatevi e usate i vostri). Un terzo chiodo poco più in alto può essere usato per rinforzare, un quarto chiodo (ballerino) è appena prima sulla destra. Cercate di vedere tutti i chiodi del tiro e di non fare come lo scrivente che ha "perso" quello sul traverso (in una fessurina erbosa) ed è rimasto ore a inveire prima di osare il passo.
2° tiro: salire l'evidente camino fino al masso che lo chiude. Uscire sulla parete di sinistra con passo finale molto esposto (io mi sono incastrato fino ad arrivare ad una presa buona) e raggiungere la sosta di Avenida Miraflores appena sopra sulla sinistra; 30m; V, IV, V+, VI-; quattro chiodi, un cordino in clessidra non proprio nuovissimo. Sosta su due fittoni con catena ed anello di calata.
3° tiro: sulla destra ci sono i fittoni della via a cui avete chiesto in prestito la sosta e che ha sostanzialmente ricoperto il tiro originale della "nostra" via. Noi però volevamo terminare la salita come l'avevamo iniziata e siamo saliti per una specie di variante improvvisata un poco a sinistra dei fittoni: dalla sosta infilarsi nel canale fino ad un masso incastrato; indi salire la placca che si vede appena prima alla sua destra. Non fatevi tentare dal fittone e puntate ad una facile fessura sulla sinistra; al termine di questa spostatevi a destra sotto un leggero strapiombo e con un ultimo risalto si raggiunge la sosta (possibile usare l'ultimo fittone per pigrizia). 30m; III, IV-, IV. Sosta su due fittoni con catena ed anello di calata.
Discesa: è possibile scendere in doppia sulla via, ma conviene il comodo sentiero. In questo caso seguire la taccia verso sinistra (viso a monte) e raggiungere la sella donde si scende ancora a sinistra per il sentiero di salita.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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