Sul 1° tiro dello Spigolo Antidorn |
Sul 3° tiro dello Spigolo Antidorn |
In vetta al Magnaghi Meridionale |
Calata dal Magnaghi Meridionale |
Tracciato dello spigolo Antidorn con la sosta per calata sul versante O |
Massimiliano sul 2° tiro della Chiappa-Mozzanica |
Tracciato della via Chiappa-Mozzanica (azzurro) con discesa verso la forcella GLASG. In rosso la via Graziella. |
Tracciato della via Fasana2000(?) |
Pareti SE, O, NE
Dopo quattro mesi torno sulla montagna che mi ha "tradito", ma per scrupolo o per risentimento evito accuratamente il Torrione Pertusio, luogo del mio non grave infortunio, e viro verso i Magnaghi. L'idea è di provare due o tre viette che ancora non ho ripetuto, non difficili ma molto meno frequentate delle solite Albertini e Dorn che sono da evitare come la peste nei fine-settimana. La sequenza è piuttosto logica ed omogenea come difficoltà, mai troppo impegnativa ma non banale; insomma, quello che ci vuole in questo periodo per recuperare un po' di fiducia nelle mie (in)capacità!
Ci accompagna Niccolò, che però è armato di reflex e teleobiettivo anziché di scarpette ed imbrago (o imbraco) e che ci regala un ottimo "servizio fotografico", manco fossimo "alpinisti veri"! Meno male, perché il compagno di cordata, nonostante millanti una laurea in design, si rivela pressoché incapace di comporre una foto decente!
Accesso: da quando la strada per il rif. Porta è stata chiusa si parcheggia ai piani Resinelli, si sale lungo la strada sulla destra (via Carlo Mauri), svoltando subito dopo a sinistra (indicazioni Rif. Porta). Si sale fino ad una sbarra poco prima del suddetto rifugio dove si reperisce una traccia sulla sinistra della strada che immette sul sentiero della cresta Cermenati, che si segue fino al bivio per i Magnaghi (indicazione). Il sentiero, ora pianeggiante, supera il canalone Porta e conduce sul versante E attraverso la Bocchetta dei Prati. Si sale superando la piazzola dell'elicottero fino all'altezza dell'intaglio alla base del Trrione Magnaghi meridionale, verso cui si punta superando facili roccette. Si scende quindi nel canale per pochi metri fino alla prima fila di resinati che risale la parete sulla destra; più avanti noterete serpentoni di gente in cordata.
Relazione Spigolo Antidorn al I Magnaghi: la via è tutta nel primo tiro, anzi nel passaggio in traverso e in quello immediatamente precedente, ma non vedetelo come un fatto negativo: anche il resto della salita è divertente e meritevole. Protezioni buone a resinati, a volte un po' lunghette sui tratti facili, dove comunque è possibile integrare. Roccia ottima.
1° tiro: salire la placchetta fino ad un primo salto cui segue un traverso delicato verso destra seguito da un nuovo tratto con placche e piccoli strapiombi; 30m, 5b, 5 fittoni. Sosta su due fittoni.
2° tiro: superare un primo facile saltino sopra la sosta fino ad un tratto erboso ed un muretto finale che adduce alla sosta; 30m, III, IV-, 2 fittoni, 1 chiodo. Sosta su due fittoni, chiodi d'antan nelle vicinanze.
3° tiro: superare un muretto e continuare più facilmente fino alla sosta; 25m, IV-, III, 3 fittoni. Sosta su due fittoni.
4° tiro: salire portandosi verso destra fino a prendere un bello spigolo che si risale fino alla sosta; 30m, III, 2 fittoni. Sosta su due fittoni in comune con Dorn/Albertini.
Dalla sosta si prosegue con 2 tiri di corda o in conserva fino alla vetta; circa 70m, II, 1 fittone, 1 sosta intermedia, possibile usare una sosta di uscita delle vie sulla parete O per assicurazione.
Discesa/Accesso alla Chiappa-Mozzanica: ignorare la Normale e portarsi sulla sinistra verso i resti della croce di vetta, superarli giungendo ad un terrazzino dove c'è una sosta attrezzata. Con una calata da 60m si è alla base del Magnaghi Centrale esattamente dove parte la Chiappa-Mozzanica (scritta).
Relazione Chiappa-Mozzanica al II Magnaghi: un secondo tiro veramente bello caratterizza questa via, ben chiodata e su roccia nel complesso ottima. Protezioni buone a resinati e qualche chiodo; inutili friend.
1° tiro: salire la spaccatura di partenza e la placca sovrastante puntando ad un grosso pilastro. Si sosta su un pilastrino con passo finale in prossimità di rocce dall'aspetto non del tutto rassicurante; 30m, 4a, 4 fittoni.
2° tiro: spostarsi qualche metro a destra della sosta e risalire lungo una fessura che poi si abbandona per affrontare la placca verticale; 30m, 5b, 6 fittoni, 2 chiodi, 1 cordino non molto affidabile in clessidra, ma non molto utile (il fittone è poco sopra). Tiro molto bello.
3° tiro: salire il muretto sopra la sosta e fermarsi poco dopo; 15m, III, 1 fittone.
Discesa/Accesso alla via Fasana 2000?: più facile da percorrere che da descrivere. Procedere verso N superando la vetta e abbassarsi qualche metro fino ad un fittone. Da qui scendere verso sinistra (II) fino ad un ripiano (possibile attrezzare una doppia) dove si trova la corda fissa che si segue fino alla forcella GLASG. Qui partono altre due vie (Lecco e Bartesaghi) sulle quali basterebbe mettere un modico biglietto di accesso per risanare i comuni in difficoltà economica. Scendere verso destra (viso rivolto al Terzo Magnaghi) fino ad una sosta di calata. Poco dopo c'è un primo canale, ignoratelo, scendete ancora qualche metro sempre spostandovi verso destra giungendo ad un secondo canale. Risalitelo uscendo a sinistra quando è chiuso da un masso (II), indi attraversate ancora a destra uscendo sulla parete E del Magnaghi Settentrionale. Continuate in orizzontale per pochi metri fino ad una fessura obliqua che si segue fino a ritrovarsi a terra all'altezza della partenza della Via delle Guide. Seguire la parete verso destra (viso a monte) superando i fittoni di Primo maggio fino ad una linea di fittoni che sale appena a destra
Relazione Fasana 2000? al III Magnaghi: Premessa: ho qualche dubbio che la via che abbiamo percorso sia effettivamente la Fasana 2000, almeno stando agli schizzi che si ritrovano sulle guide del Corti e quella recente di Buzzoni, che però non indicano altre vie su questa parete (un'altra Fasana sale ancora più a destra). Se qualcuno ha indicazioni al riguardo e mi fa sapere qualcosa gliene sarei grato. Si sale sulla bella placca sopra la sosta per poi spostarsi con difficoltà minori verso destra e risalire ancora in verticale; 45m, 5b, 9 fittoni.
Discesa: ci si porta sulla parete O e si segue il sentiero verso destra fino al passo del gatto attraverso il quale si torna sul versante di partenza.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Ci accompagna Niccolò, che però è armato di reflex e teleobiettivo anziché di scarpette ed imbrago (o imbraco) e che ci regala un ottimo "servizio fotografico", manco fossimo "alpinisti veri"! Meno male, perché il compagno di cordata, nonostante millanti una laurea in design, si rivela pressoché incapace di comporre una foto decente!
Accesso: da quando la strada per il rif. Porta è stata chiusa si parcheggia ai piani Resinelli, si sale lungo la strada sulla destra (via Carlo Mauri), svoltando subito dopo a sinistra (indicazioni Rif. Porta). Si sale fino ad una sbarra poco prima del suddetto rifugio dove si reperisce una traccia sulla sinistra della strada che immette sul sentiero della cresta Cermenati, che si segue fino al bivio per i Magnaghi (indicazione). Il sentiero, ora pianeggiante, supera il canalone Porta e conduce sul versante E attraverso la Bocchetta dei Prati. Si sale superando la piazzola dell'elicottero fino all'altezza dell'intaglio alla base del Trrione Magnaghi meridionale, verso cui si punta superando facili roccette. Si scende quindi nel canale per pochi metri fino alla prima fila di resinati che risale la parete sulla destra; più avanti noterete serpentoni di gente in cordata.
Relazione Spigolo Antidorn al I Magnaghi: la via è tutta nel primo tiro, anzi nel passaggio in traverso e in quello immediatamente precedente, ma non vedetelo come un fatto negativo: anche il resto della salita è divertente e meritevole. Protezioni buone a resinati, a volte un po' lunghette sui tratti facili, dove comunque è possibile integrare. Roccia ottima.
1° tiro: salire la placchetta fino ad un primo salto cui segue un traverso delicato verso destra seguito da un nuovo tratto con placche e piccoli strapiombi; 30m, 5b, 5 fittoni. Sosta su due fittoni.
2° tiro: superare un primo facile saltino sopra la sosta fino ad un tratto erboso ed un muretto finale che adduce alla sosta; 30m, III, IV-, 2 fittoni, 1 chiodo. Sosta su due fittoni, chiodi d'antan nelle vicinanze.
3° tiro: superare un muretto e continuare più facilmente fino alla sosta; 25m, IV-, III, 3 fittoni. Sosta su due fittoni.
4° tiro: salire portandosi verso destra fino a prendere un bello spigolo che si risale fino alla sosta; 30m, III, 2 fittoni. Sosta su due fittoni in comune con Dorn/Albertini.
Dalla sosta si prosegue con 2 tiri di corda o in conserva fino alla vetta; circa 70m, II, 1 fittone, 1 sosta intermedia, possibile usare una sosta di uscita delle vie sulla parete O per assicurazione.
Discesa/Accesso alla Chiappa-Mozzanica: ignorare la Normale e portarsi sulla sinistra verso i resti della croce di vetta, superarli giungendo ad un terrazzino dove c'è una sosta attrezzata. Con una calata da 60m si è alla base del Magnaghi Centrale esattamente dove parte la Chiappa-Mozzanica (scritta).
Relazione Chiappa-Mozzanica al II Magnaghi: un secondo tiro veramente bello caratterizza questa via, ben chiodata e su roccia nel complesso ottima. Protezioni buone a resinati e qualche chiodo; inutili friend.
1° tiro: salire la spaccatura di partenza e la placca sovrastante puntando ad un grosso pilastro. Si sosta su un pilastrino con passo finale in prossimità di rocce dall'aspetto non del tutto rassicurante; 30m, 4a, 4 fittoni.
2° tiro: spostarsi qualche metro a destra della sosta e risalire lungo una fessura che poi si abbandona per affrontare la placca verticale; 30m, 5b, 6 fittoni, 2 chiodi, 1 cordino non molto affidabile in clessidra, ma non molto utile (il fittone è poco sopra). Tiro molto bello.
3° tiro: salire il muretto sopra la sosta e fermarsi poco dopo; 15m, III, 1 fittone.
Discesa/Accesso alla via Fasana 2000?: più facile da percorrere che da descrivere. Procedere verso N superando la vetta e abbassarsi qualche metro fino ad un fittone. Da qui scendere verso sinistra (II) fino ad un ripiano (possibile attrezzare una doppia) dove si trova la corda fissa che si segue fino alla forcella GLASG. Qui partono altre due vie (Lecco e Bartesaghi) sulle quali basterebbe mettere un modico biglietto di accesso per risanare i comuni in difficoltà economica. Scendere verso destra (viso rivolto al Terzo Magnaghi) fino ad una sosta di calata. Poco dopo c'è un primo canale, ignoratelo, scendete ancora qualche metro sempre spostandovi verso destra giungendo ad un secondo canale. Risalitelo uscendo a sinistra quando è chiuso da un masso (II), indi attraversate ancora a destra uscendo sulla parete E del Magnaghi Settentrionale. Continuate in orizzontale per pochi metri fino ad una fessura obliqua che si segue fino a ritrovarsi a terra all'altezza della partenza della Via delle Guide. Seguire la parete verso destra (viso a monte) superando i fittoni di Primo maggio fino ad una linea di fittoni che sale appena a destra
Relazione Fasana 2000? al III Magnaghi: Premessa: ho qualche dubbio che la via che abbiamo percorso sia effettivamente la Fasana 2000, almeno stando agli schizzi che si ritrovano sulle guide del Corti e quella recente di Buzzoni, che però non indicano altre vie su questa parete (un'altra Fasana sale ancora più a destra). Se qualcuno ha indicazioni al riguardo e mi fa sapere qualcosa gliene sarei grato. Si sale sulla bella placca sopra la sosta per poi spostarsi con difficoltà minori verso destra e risalire ancora in verticale; 45m, 5b, 9 fittoni.
Discesa: ci si porta sulla parete O e si segue il sentiero verso destra fino al passo del gatto attraverso il quale si torna sul versante di partenza.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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