La notizia del bimestre è l'annunciato aumento del numero di corse di Trenord in occasione delle prossime olimpiadi invernali. Se l'aspetto più divertente del comunicato sono i toni tronfi (manco fossero il Governo...) e l'enfasi sull'aver "vestito" i treni con i "colori olimpici" (come se non bastassero i writer), c'è chi fa notare che la situazione presenti diverse criticità che si potrebbero tradurre in disservizi, per non parlare del rapporto con il personale e conseguenti, possibili, scioperi.
Nell'attesa di quel che succederà a febbraio 2026, però, bisogna dire che anche in questo bimestre si registra un marcato miglioramento rispetto agli anni precedenti, che - salvo minchiate negli ultimi due mesi, sempre possibili - dovrebbe portare i ritardi complessivi del 2025 ad essere assai migliori dei precedenti. Vedremo!
Intanto, la Fig. 1 mostra le solite distribuzioni cumulative dei ritardi su scala lognormale per il treno 2218. Si vede che i ritardi sono decisamente inferiori degli anni precedenti, con solo la curva per l'anno 2017 che sta marcatamente più a sinistra: puntualità al 9% (ma questo numero ha sempre fatto schifo), e al 69% entro 5'; massimo ritardo di 50' il 6 ottobre, per treno cancellato per guasto. Andamento abbastanza anomalo per il 2218 (ma solito per il 2275), con la coda al 90% che piega verso alti ritardi.
Se andiamo a vedere l'andamento storico dei ritardi nel bimestre (Fig. 2), vediamo che siamo tornati quasi a livello del 2020, dopo tre anni vergognosi e un 2024 dove già era migliorato qualcosa. Media poco sopra 5' e ritardo al 90% di circa 9'... quest'ultimo dato decisamente "fortunato" vista la distribuzione in Fig. 1 che "piega" appena sopra il 90%, ma va bene così; è la statistica!
Passiamo ora al 2275 (Fig. 3), e qui dobbiamo riconoscere che il miglioramento è netto: a parte tre casi di ritardo scandalosamente alto (due per sciopero), la curva mostra ritardi minori di tutti gli anni precedenti: puntualità al 40% e al 80% entro 5'; massimo ritardo di 63' il 3 ottobre, per sciopero che ha cancellato anche il successivo treno 2237 (che sarebbe in fascia di garanzia!).
In Fig. 4 si vede che - finalmente! - i ritardi del 2275 sono diminuiti dopo cinque anni in di costante aumento. Tutte le curve sotto i 10' di ritardo non si vedevano dal 2019, ed i numeri sono anche migliori di quelli del 2218. Resta il dubbio se si tratti di un miracolo una tantum o se siamo stati presi per i fondelli per tutti gli anni precedenti...
Terminiamo con la carrellata sulle cause di ritardo: solo sette le segnalazioni, di cui quattro per guasti al treno, due per sciopero, e una per ritardi ad un treno precedente.
Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita spesso Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.



