domenica 24 aprile 2022

Via del senatore

Sul 1° tiro
Anna sul 6° tiro.
Tracciato della via.
Monte Pranzà - Val Cavallina
Parete S


Era il 12 ottobre 2021 quando sono caduto malamente da un boulder della palestra - anche per evitare una demente che si era piazzata proprio sotto di me - rimediando una botta violenta al braccio e un viaggio al Pronto Soccorso. Va da sé che la mia già scarsa attività si sia fermata. Dopo sei mesi non sono ancora guarito del tutto, e sono diventato ancora più coniglio; accetto quindi volentieri il suggerimento di Luca e Federico di andare a ripetere una loro nuova via sul Monte Pranzà, aperta in stile tradizionale e richiodata a fix. Via facile, un po' discontinua, adatta a chi vuole muovere i primi passi in parete. E il nome? Sempre loro mi raccontano: "I grandi dell'alpinismo, alcuni dei quali avevo conosciuto anni fa, parlavano a loro volta dei senatori della montagna riferendosi ai loro maestri. Questa via, aperta in stile classico, vuole essere un omaggio a loro."
Accesso: da Bergamo si raggiunge il Colle Gallo, sopra Gaverina Terme. Appena prima del santuario si prende a sinistra, seguendo le indicazioni per il Faisecco. Si tiene la destra al primo bivio e si continua fino al villaggio omonimo. Poco dopo si incontra una curva verso destra, in corrispondenza dell'inizio del sentiero che porta al Cesulì (ovvero chiesina; evidente indicazione). Da qui due possibilità: si parcheggia poco prima e si segue il sentiero fino al Cesulì. Dalla chiesina si seguono le indicazioni per il Monte Pranzà fino ad una cascina. Qui si può anche arrivare risparmiando un po' di tempo se si prosegue in auto lungo la strada, prendendo poi a sinistra al bivio. La strada sale fino ad una sbarra rosa, dove si parcheggia sulla destra. Si segue il sentiero fino ad una casa, e appena dopo si sale a destra, proseguendo dritti fino alla cascina.
Dalla cascina si continua fino ad un capanno di caccia, dove bisogna scendere sulla sinistra, per traccia non segnata. Noi, dopo un po' di perlustrazione ed annessi improperi, siamo scesi in corrispondenza di una piccola fascetta bianco-rossa legata ad un arbusto, ma se non la trovate non prendetevela con me. Si scende per vaghe (molto vaghe...) tracce zigzagando fino ad incontrare un'evidente traccia orizzontale, che si segue verso destra, giungendo all'ennesima baita. Oltre la baita si giunge subito sotto la parete. Si sale alla base e si procede, superando una nicchia. Salendo infine uno zoccolo, si giunge all'attacco (evidente fix con catena). Il percorso, seguito e segnalatomi da Marco Plebani (grazie!), si può trovare qui. Accanto alla via del senatore corre la via Pulce (6b+), dovuta agli stessi apritori.
Relazione: gli apritori hanno scovato probabilmente l'unico percorso che risale tutta la parete S del monte, tra placche e gradoni. Purtroppo il terreno è abbastanza discontinuo, e la via alterna un paio di bei tiri, qualche passaggio interessante sugli altri, e tratti su terreno facile. Gli apritori hanno fatto un gran lavoro di pulizia, e la roccia è ora buona (un po' sporca di terra, ma si pulirà con le prime piogge), con qualche tratto in cui fare attenzione. La chiodatura è ottima a fix, ma conviene portare un paio di cordini per integrare su alcune clessidre, in corrispondenza di tratti facili ma dall'aspetto un po' dubbio. Tutte le soste sono su due fix e catena con anello.
1° tiro: salire per gradoni ed uscire verso sinistra alla sosta. 25 m, 4c, sette fix.
2° tiro: salire dritti e traversare a sinistra portandosi alla sosta. 15 m, 3a, tre fix.
3° tiro: salire dritti e spostarsi verso sinistra salendo su una specie di pulpitino. 20 m, 4a, cinque fix.
4° tiro: superare il muretto sopra la sosta e continuare per facili rocce fino alla sosta. 15 m, 5a (passo), un fix.
5° tiro: salire la placchetta a destra della sosta (non andate all'albero, ma salite subito) e continuare per rocce facili, prima dritti e poi a sinistra. 35 m; 5a (passo), III; cinque fix.
Giunti alla sosta, spostarsi a sinistra per una decina di metri fino alla sosta dell'ultimo tiro.
6° tiro: salire dritti, traversare a destra per pochi metri e salire per una placca fino alla sosta finale. 25 m, 5b, sei fix.
Discesa: prendere il sentiero verso destra che in breve riporta al capanno di caccia. Da qui a ritroso fino all'auto.

Avvertenza: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

sabato 9 aprile 2022

Chianti classico DOCG 2017 Badia a Coltibuono

Siamo nella zona del Chianti classico, nella parte senese, a Gaiole in Chianti. A pochi chilometri dal paese si trova la badia (cioè abbazia) di Coltibuono, che in origine era Cultusboni, ovvero del buon culto e del buon raccolto. Nata nell'XI secolo, passa per una divertente serie di vicende che si possono leggere qui fino a diventare azienda agricola e agriturismo. L'attività di vendita di vino si sviluppa nel dopoguerra, e l'azienda acquisisce la certificazione biologica nel 2000. Cuore della produzione vinicola è ovviamente il Chianti, nelle versioni base e riserva, e Cultus riserva, che vanta (si fa per dire...) un invecchiamento in barrique e che quindi mettiamo serenamente da parte.
Il Chianti base dell'azienda nasce da uve Sangiovese al 90%, cui si aggiungono uvaggi tradizionali quali Canaiolo e Colorino. Affina per 12 mesi in botte, con breve passaggio in bottiglia.
Il colore è un bel rubino molto invitante. Dal bicchiere salgono sentori di ciliegia, qualche accenno floreale, di viola, e leggere note speziate. Il vino è ben equilibrato e si beve con piacere, l'alcool è quasi nascosto dal gusto e dalla freschezza: ancora frutti rossi, qualche nota minerale e un finale lievemente amarognolo.
Da assaggiare quanto prima la Riserva!

Gradazione: 13,5°
Prezzo: 14€