L'unico lato positivo di questo secondo bimestre del 2018 è che il 2 marzo abbiamo stabilito un nuovo record: 216 minuti di ritardo!! Sono certo che i pendolari inviano vivissime congratulazioni a Trenord/Rfi per questo importante traguardo.
A parte questa lunga serata fermi nella stazione di Pioltello, con i dipendenti di Trenord asserragliati per paura dei pendolari, il resto del bimestre è business as usual: i ritardi e le cancellazioni continuano ad essere vergognosi, i peggiori degli ultimi quattro anni: puntualità al 3% per il 2608 ed al 14% per il 10809, treni che arrivano entro il ritardo di 5' pari al 36% e 53%, lontani anni-luce dal livello del 90%, buono solo come presa in giro (i ritardi al 90% di probabilità cumulativa sono infatti di 12' e 33' rispettivamente). Rispetto allo scorso anno, c'è praticamente un ritardo netto di 5' in più ogni santo giorno per il 2608, mentre ricompare la famigerata curva bimodale nei ritardi del 10809 che era quasi sparita, ad indicare che per metà dei treni proprio non ci siamo!
I dati cumulati nel quadrimestre non sono tanto diversi, anche se ovviamente risentono dell'incidente di Pioltello. A guardare l'andamento mensile (ultime due figure) si vede distintamente il peggioramento nel ritardo quotidiano del 2608 rispetto allo scorso anno, mentre il 10809 sta, forse, lentamente tornando alla "normalità".
Naturalmente, qualunque società in regime di concorrenza potrebbe avere qualche problema, ma chi può aggiudicarsi il servizio regionale senza gara alcuna e può permettersi di buttare un milione di euro come buonuscita al suo manager a fronte di un servizio che lascio a voi giudicare non si deve evidentemente preoccupare delle perdite (immaginate chi le ripiana...). Forse le forze politiche che da decenni controllano la regione e che sproloquiano su efficienza ed eccellenza dovrebbero occuparsi di questo, invece di limitarsi ai proclami.
Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.
A parte questa lunga serata fermi nella stazione di Pioltello, con i dipendenti di Trenord asserragliati per paura dei pendolari, il resto del bimestre è business as usual: i ritardi e le cancellazioni continuano ad essere vergognosi, i peggiori degli ultimi quattro anni: puntualità al 3% per il 2608 ed al 14% per il 10809, treni che arrivano entro il ritardo di 5' pari al 36% e 53%, lontani anni-luce dal livello del 90%, buono solo come presa in giro (i ritardi al 90% di probabilità cumulativa sono infatti di 12' e 33' rispettivamente). Rispetto allo scorso anno, c'è praticamente un ritardo netto di 5' in più ogni santo giorno per il 2608, mentre ricompare la famigerata curva bimodale nei ritardi del 10809 che era quasi sparita, ad indicare che per metà dei treni proprio non ci siamo!
I dati cumulati nel quadrimestre non sono tanto diversi, anche se ovviamente risentono dell'incidente di Pioltello. A guardare l'andamento mensile (ultime due figure) si vede distintamente il peggioramento nel ritardo quotidiano del 2608 rispetto allo scorso anno, mentre il 10809 sta, forse, lentamente tornando alla "normalità".
Naturalmente, qualunque società in regime di concorrenza potrebbe avere qualche problema, ma chi può aggiudicarsi il servizio regionale senza gara alcuna e può permettersi di buttare un milione di euro come buonuscita al suo manager a fronte di un servizio che lascio a voi giudicare non si deve evidentemente preoccupare delle perdite (immaginate chi le ripiana...). Forse le forze politiche che da decenni controllano la regione e che sproloquiano su efficienza ed eccellenza dovrebbero occuparsi di questo, invece di limitarsi ai proclami.
Nota: i dati sono raccolti personalmente o da app Trenord. Per correttezza, bisogna specificare che i ritardi sopportati dai pendolari su questi due treni non sono indicativi dei ritardi complessivi, che sta ad altri raccogliere e rendere pubblici. Idem per i rimpalli di responsabilità tra Trenord, Rfi, e quant'altri. Qui si cita Trenord in quanto è ad essa che i poveri pendolari versano biglietti ed abbonamenti, e ai quali dovrebbe rispondere del servizio.
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