Teo sul 2° tiro. |
Teo sul 3° tiro. |
Sul 4° tiro. |
Walter sul 5° tiro. |
Teo e Walter sull'ultimo tiro. |
In vetta. |
Tracciato della via. |
Spigolo SO
– Oh, ma non mi pare IV su di lì...
– Fidati, te lo dico io...
– Ma la relazione dice...
– Ma no, va su di lì, vedi quel diedrino... ecco...
E io, che sono di animo ingenuo e mi fido ancora dei compagni di cordata, salgo "su di lì". Giunto sotto il diedrino e verificato che di IV non se ne parla, faccio un tentativo verso destra, trovo un cordone su spuntone e chiodo mezzo estratto su cui qualcuno si è calato, rabbrividisco, torno indietro, caccio un improperio al socio e salgo. Meno peggio di quel che sembrava!
Morale: girate sempre con una relazione affidabile! Potrete poi sempre decidere di tradirla per amor d'avventura e degli amici...
Accesso: noi siamo partiti dal rifugio Firenze, che si raggiunge da S. Cristina in Val Gardena attraverso la cabinovia del Col Raiser (18€ A/R per soci CAI, con mirabolante sconto di 1€) e il sentiero n. 4. Dal rifugio si prende il sentiero n. 13 (indicazione ferrata del Sass Rigais) fino ad un bivio, dove si sale a sinistra (13b, indicazione Pera longia) e si giunge ad un secondo bivio al cospetto della Gran Fermeda. Qui si prende a destra e si risale poco dopo il bordo del ghiaione per tracce, fino ad un sentiero più marcato che si segue verso destra fino al canale tra la Odla de Cisles ed il Sass de Mesdì. Si sale il canale fin quasi alla forcella e ci si ferma poco prima, a destra di un evidente camino.
Relazione: bella via che risale lo spigolo del Sass de Mesdì cercando il percorso più agevole e alternando diedri, camini e placchette. La via si può percorrere con diverse varianti che la rendono più interessante. Difficoltà mai estreme, ma chiodatura parca. Portare friend piccoli e medi per integrare le protezioni.
1° tiro: traversare a sinistra per cengia e salire lievemente fino all'imbocco del camino. Salirlo e sostare su un grande masso incastrato. 45m; III, IV; un chiodo. Sosta su due chiodi.
2° tiro: salire brevemente uscendo dal camino e proseguire in obliquo verso sinistra fino ad una nicchia alla base di un pilastro giallastro. 50m; IV-, II; un chiodo con anello, un cordone su spuntone. Sosta da attrezzare su spuntone.
3° tiro (variante diretta dello spigolo): a sinistra a salire il bel diedro-canale, uscendone a sinistra per sostare poco dopo. 30m, IV; un chiodo, un cordone in clessidra. Sosta da attrezzare su spuntone. La via originale si sposta invece sulla parete sinistra dello spigolo.
4° tiro (variante diretta dello spigolo): alzarsi lungo la placca spostandosi lievemente a destra e puntando ad una nicchia nerastra sovrastata da un diedro-spaccatura giallastro, ben evidente sopra la sosta. Superarlo e sostare subito dopo sulla sinistra. 30m; una sosta intermedia (due chiodi), un chiodo; IV, IV+, V+ (un passo). Sosta su due chiodi.
5° tiro (variante diretta dello spigolo): spostarsi a sinistra, risalire un vago canalino e proseguire su facili rocce fino a reperire un buon punto di sosta in una nicchia. 35m; III+, IV- (passi). Sosta da attrezzare su friend e/o clessidre. Se la corda non fa troppo attrito, si può proseguire fino ad uscire sulla cengia.
6° tiro: salire alla cengia soprastante (qui termina la variante), rimontare una grossa lama e spostarsi in esposto traverso a destra (restare bassi!!). Salire poi in obliquo e superare un vago diedrino sostando subito dopo. 40m; III+, II, IV; un cordone in clessidra, una sosta intermedia (due chiodi non vicinissimi). Sosta su due clessidre (una con cordone).
7° tiro (variante di uscita diretta): la via originale continua verso destra per poi salire un camino e giungere in cresta. Seguendo la variante ci si sposta un poco a destra doppiando lo spigolo, per poi salire per facili rocce erbose fino ad un grosso masso che si rimonta giungendo alla base di un camino. 25m, I, III, IV-; un chiodo, un cordone in clessidra. Sosta su due chiodi.
8° tiro (variante di uscita diretta): salire il camino fino al suo termine e proseguire per rampa erbosa a sinistra. 40m, IV-, I. Sosta su spuntone.
9° tiro (variante di uscita diretta): per facili rocce all'anticima. 40m, II.
Discesa: raggiungere la vetta per facili rocce e scendere nel canale a destra (ometti) fino ad incontrare una traccia orizzontale. Qui brevemente a sinistra fino a riprendere gli ometti che scendono lungo una rampa che sfocia in una prato. Da qui brevemente al sentiero che, seguito verso destra, riporta alla base del canale di partenza.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
– Fidati, te lo dico io...
– Ma la relazione dice...
– Ma no, va su di lì, vedi quel diedrino... ecco...
E io, che sono di animo ingenuo e mi fido ancora dei compagni di cordata, salgo "su di lì". Giunto sotto il diedrino e verificato che di IV non se ne parla, faccio un tentativo verso destra, trovo un cordone su spuntone e chiodo mezzo estratto su cui qualcuno si è calato, rabbrividisco, torno indietro, caccio un improperio al socio e salgo. Meno peggio di quel che sembrava!
Morale: girate sempre con una relazione affidabile! Potrete poi sempre decidere di tradirla per amor d'avventura e degli amici...
Accesso: noi siamo partiti dal rifugio Firenze, che si raggiunge da S. Cristina in Val Gardena attraverso la cabinovia del Col Raiser (18€ A/R per soci CAI, con mirabolante sconto di 1€) e il sentiero n. 4. Dal rifugio si prende il sentiero n. 13 (indicazione ferrata del Sass Rigais) fino ad un bivio, dove si sale a sinistra (13b, indicazione Pera longia) e si giunge ad un secondo bivio al cospetto della Gran Fermeda. Qui si prende a destra e si risale poco dopo il bordo del ghiaione per tracce, fino ad un sentiero più marcato che si segue verso destra fino al canale tra la Odla de Cisles ed il Sass de Mesdì. Si sale il canale fin quasi alla forcella e ci si ferma poco prima, a destra di un evidente camino.
Relazione: bella via che risale lo spigolo del Sass de Mesdì cercando il percorso più agevole e alternando diedri, camini e placchette. La via si può percorrere con diverse varianti che la rendono più interessante. Difficoltà mai estreme, ma chiodatura parca. Portare friend piccoli e medi per integrare le protezioni.
1° tiro: traversare a sinistra per cengia e salire lievemente fino all'imbocco del camino. Salirlo e sostare su un grande masso incastrato. 45m; III, IV; un chiodo. Sosta su due chiodi.
2° tiro: salire brevemente uscendo dal camino e proseguire in obliquo verso sinistra fino ad una nicchia alla base di un pilastro giallastro. 50m; IV-, II; un chiodo con anello, un cordone su spuntone. Sosta da attrezzare su spuntone.
3° tiro (variante diretta dello spigolo): a sinistra a salire il bel diedro-canale, uscendone a sinistra per sostare poco dopo. 30m, IV; un chiodo, un cordone in clessidra. Sosta da attrezzare su spuntone. La via originale si sposta invece sulla parete sinistra dello spigolo.
4° tiro (variante diretta dello spigolo): alzarsi lungo la placca spostandosi lievemente a destra e puntando ad una nicchia nerastra sovrastata da un diedro-spaccatura giallastro, ben evidente sopra la sosta. Superarlo e sostare subito dopo sulla sinistra. 30m; una sosta intermedia (due chiodi), un chiodo; IV, IV+, V+ (un passo). Sosta su due chiodi.
5° tiro (variante diretta dello spigolo): spostarsi a sinistra, risalire un vago canalino e proseguire su facili rocce fino a reperire un buon punto di sosta in una nicchia. 35m; III+, IV- (passi). Sosta da attrezzare su friend e/o clessidre. Se la corda non fa troppo attrito, si può proseguire fino ad uscire sulla cengia.
6° tiro: salire alla cengia soprastante (qui termina la variante), rimontare una grossa lama e spostarsi in esposto traverso a destra (restare bassi!!). Salire poi in obliquo e superare un vago diedrino sostando subito dopo. 40m; III+, II, IV; un cordone in clessidra, una sosta intermedia (due chiodi non vicinissimi). Sosta su due clessidre (una con cordone).
7° tiro (variante di uscita diretta): la via originale continua verso destra per poi salire un camino e giungere in cresta. Seguendo la variante ci si sposta un poco a destra doppiando lo spigolo, per poi salire per facili rocce erbose fino ad un grosso masso che si rimonta giungendo alla base di un camino. 25m, I, III, IV-; un chiodo, un cordone in clessidra. Sosta su due chiodi.
8° tiro (variante di uscita diretta): salire il camino fino al suo termine e proseguire per rampa erbosa a sinistra. 40m, IV-, I. Sosta su spuntone.
9° tiro (variante di uscita diretta): per facili rocce all'anticima. 40m, II.
Discesa: raggiungere la vetta per facili rocce e scendere nel canale a destra (ometti) fino ad incontrare una traccia orizzontale. Qui brevemente a sinistra fino a riprendere gli ometti che scendono lungo una rampa che sfocia in una prato. Da qui brevemente al sentiero che, seguito verso destra, riporta alla base del canale di partenza.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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