Teo sul 2° tiro. |
Sempre lui sul 7° tiro. |
E qui sul 9° tiro, |
Tracciato della via. |
Parete E
Domanda: se volete fare una via ad una delle torri del Sella e trovate tutto bagnato, se le previsioni dicono che nel pomeriggio torneranno i temporali, che fate? Noi abbiamo guardato di fronte, al Sassolungo illuminato dal sole e completamente asciutto, e abbiamo pescato la via più vicina. Nelle successive tre orette e mezzo ci siamo chiesti alcune volte se la scelta fosse stata saggia, più o meno in corrispondenza dei tratti con roccia meno solida... poi quando si giunge all'auto e poco dopo si vede scatenarsi il temporale, un'infantile ed incontrollabile allegria ha la meglio su tutto!
Accesso: da passo Sella scendere brevemente verso la val Gardena fino a raggiungere la partenza della funivia per il rifugio Demetz. Seguire il sentiero 525 per la forcella del Sassolungo fino ad un enorme masso con una targa. Superarlo e salire ancora brevemente, poi spostarsi a destra e risalire il ghiaione fino alla base dello spigolo. L'attacco è nel punto più basso della parete, poco a sinistra di uno strapiombo a forma di naso.
Relazione: via che sale per placche e camini intervallati da cenge, con percorso logico ed evidente dal basso. Difficoltà mai elevate, ma roccia da verificare e non sempre facile da proteggere; portare friend medi. Buona per una salita veloce quando il tempo è incerto. In via si trovano vecchi chiodi dei primi (sconosciuti) salitori e del materiale più recente.
1° tiro: salire lungo la parete tenendosi dapprima lievemente a sinistra per poi spostarsi verso destra, puntando alla destra dell'evidente camino giallo soprastante. Salire brevemente per placche fino alla sosta, sotto una fascia orizzontale di strapiombi. 50m, IV-; una clessidra. Sosta su due chiodi + cordino in clessidra.
2° tiro: proseguire sopra la sosta superando un salto e continuare per placche tenendosi verso destra, per poi portarsi a sinistra fino alla parete (qui vi sono cordoni su spuntone su cui è possibile sostare, complicando un po' il tiro successivo). Proseguire brevemente in direzione dell'evidente camino fino a sostare alla sua base, in corrispondenza di un canale giallastro che si diparte verso destra. 30m, IV-, IV, un cordone su spuntone. Sosta (da rinforzare) su clessidra con cordone.
3° tiro: salire il camino per proseguire poi lungo il canale principale. Superato un tratto con massi incastrati, abbandonare il canale e sostare sulla destra. 50m, IV, III, IV. Sosta da allestire su spuntone.
4° tiro: salire per una breve placca a sinistra della sosta per spostarsi poi a destra a seguire una crestina con roccia delicata. Superare un breve saltino verso sinistra e portarsi così su quel fianco della cresta. Proseguire sino a raggiungere una forcella dove si sosta. 30m, IV-, III, II, IV-, I. Sosta da attrezzare su spuntone.
5° tiro: salire la paretina oltre la forcella, stando verso sinistra (ignorare il camino più a destra) e riportarsi a destra in direzione della sosta. 15m, III+. Sosta su cordino in clessidra. Non conviene concatenare questa lunghezza alla successiva per l'attrito delle corde.
6° tiro: alzarsi sopra la sosta e spostarsi verso destra, puntando alla base di un sistema di camini gialli. Superare un muretto e proseguire lungo il camino sino a raggiungere un pulpito con una nicchia dove si trova la sosta. 30m, IV-, IV, una clessidra con cordino. Sosta su due chiodi (uno con anello).
7° tiro: salire la rampa verso sinistra ed attaccare un camino sulla destra (roccia piuttosto delicata all’inizio). Proseguire poi lungo un canale raggiungendo una strozzatura, oltre la quale si perviene ad un intaglio dove si sosta. 35m, II, I, IV+, II, IV. Sosta su un chiodo.
8° tiro: seguire la cengia sino ad un intaglio e risalire la spaccatura di destra fino ad un canale. Attraversarlo e portarsi sulla destra, per proseguire in verticale lungo la cresta sino alla sosta posta in corrispondenza di una punta gialla. 35m, III, IV, II, I, 1 chiodo. Sosta su un chiodo con anello.
9° tiro: seguire la cresta sino alla sommità dove termina la via (sosta su spuntone con cordone). Se non siete particolarmente romantici (o se siete minacciati dal temporale come noi), potete continuare direttamente verso destra, scendendo per pochi metri fino ad una forcella. 30m, II, III. Sosta da attrezzare.
Discesa: abbassarsi per circa 15m lungo un ghiaione in direzione della bidonvia sino a raggiungere un grande spuntone con cordoni e maglia rapida. Calarsi per 25m e scendere lungo un sistema di cenge (due tornanti) intervallate da facili passi d’arrampicata (presenti diversi spuntoni con cordoni per eventuali calate) in direzione del grande ghiaione. Poco prima di raggiungere la base della parete discendere una spaccatura con alcuni passi di III-, forse evitabile seguendo una cengetta verso destra un poco più in alto.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Accesso: da passo Sella scendere brevemente verso la val Gardena fino a raggiungere la partenza della funivia per il rifugio Demetz. Seguire il sentiero 525 per la forcella del Sassolungo fino ad un enorme masso con una targa. Superarlo e salire ancora brevemente, poi spostarsi a destra e risalire il ghiaione fino alla base dello spigolo. L'attacco è nel punto più basso della parete, poco a sinistra di uno strapiombo a forma di naso.
Relazione: via che sale per placche e camini intervallati da cenge, con percorso logico ed evidente dal basso. Difficoltà mai elevate, ma roccia da verificare e non sempre facile da proteggere; portare friend medi. Buona per una salita veloce quando il tempo è incerto. In via si trovano vecchi chiodi dei primi (sconosciuti) salitori e del materiale più recente.
1° tiro: salire lungo la parete tenendosi dapprima lievemente a sinistra per poi spostarsi verso destra, puntando alla destra dell'evidente camino giallo soprastante. Salire brevemente per placche fino alla sosta, sotto una fascia orizzontale di strapiombi. 50m, IV-; una clessidra. Sosta su due chiodi + cordino in clessidra.
2° tiro: proseguire sopra la sosta superando un salto e continuare per placche tenendosi verso destra, per poi portarsi a sinistra fino alla parete (qui vi sono cordoni su spuntone su cui è possibile sostare, complicando un po' il tiro successivo). Proseguire brevemente in direzione dell'evidente camino fino a sostare alla sua base, in corrispondenza di un canale giallastro che si diparte verso destra. 30m, IV-, IV, un cordone su spuntone. Sosta (da rinforzare) su clessidra con cordone.
3° tiro: salire il camino per proseguire poi lungo il canale principale. Superato un tratto con massi incastrati, abbandonare il canale e sostare sulla destra. 50m, IV, III, IV. Sosta da allestire su spuntone.
4° tiro: salire per una breve placca a sinistra della sosta per spostarsi poi a destra a seguire una crestina con roccia delicata. Superare un breve saltino verso sinistra e portarsi così su quel fianco della cresta. Proseguire sino a raggiungere una forcella dove si sosta. 30m, IV-, III, II, IV-, I. Sosta da attrezzare su spuntone.
5° tiro: salire la paretina oltre la forcella, stando verso sinistra (ignorare il camino più a destra) e riportarsi a destra in direzione della sosta. 15m, III+. Sosta su cordino in clessidra. Non conviene concatenare questa lunghezza alla successiva per l'attrito delle corde.
6° tiro: alzarsi sopra la sosta e spostarsi verso destra, puntando alla base di un sistema di camini gialli. Superare un muretto e proseguire lungo il camino sino a raggiungere un pulpito con una nicchia dove si trova la sosta. 30m, IV-, IV, una clessidra con cordino. Sosta su due chiodi (uno con anello).
7° tiro: salire la rampa verso sinistra ed attaccare un camino sulla destra (roccia piuttosto delicata all’inizio). Proseguire poi lungo un canale raggiungendo una strozzatura, oltre la quale si perviene ad un intaglio dove si sosta. 35m, II, I, IV+, II, IV. Sosta su un chiodo.
8° tiro: seguire la cengia sino ad un intaglio e risalire la spaccatura di destra fino ad un canale. Attraversarlo e portarsi sulla destra, per proseguire in verticale lungo la cresta sino alla sosta posta in corrispondenza di una punta gialla. 35m, III, IV, II, I, 1 chiodo. Sosta su un chiodo con anello.
9° tiro: seguire la cresta sino alla sommità dove termina la via (sosta su spuntone con cordone). Se non siete particolarmente romantici (o se siete minacciati dal temporale come noi), potete continuare direttamente verso destra, scendendo per pochi metri fino ad una forcella. 30m, II, III. Sosta da attrezzare.
Discesa: abbassarsi per circa 15m lungo un ghiaione in direzione della bidonvia sino a raggiungere un grande spuntone con cordoni e maglia rapida. Calarsi per 25m e scendere lungo un sistema di cenge (due tornanti) intervallate da facili passi d’arrampicata (presenti diversi spuntoni con cordoni per eventuali calate) in direzione del grande ghiaione. Poco prima di raggiungere la base della parete discendere una spaccatura con alcuni passi di III-, forse evitabile seguendo una cengetta verso destra un poco più in alto.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.