Passati i primi due mesi col nuovo orario, possiamo dire che le cose potevano andare peggio (ma possono ancora peggiorare)!
Iniziamo dalle buone notizie: il 2608 migliora ancora rispetto agli analoghi periodi degli scorsi due anni. Puntualità ora salita al 32% (voi direte che non è molto... e avete ragione!), ritardo entro 5' raggiunto dal 78% dei treni, massimo ritardo uguale a 10'. Non lamentiamoci, le cose potrebbero andare peggio; speriamo si continui così.
Le buone notizie sono finite. Il 10809 non si comporta altrettanto bene ed arretra rispetto all'anno scorso. Puntualità al 38% (era al 47%), ritardo entro 5' sceso lievemente dall'87% all'84%. Ma la cosa più fastidiosa ed insopportabile è la ricomparsa dell'odiata "coda" dei treni che subiscono un ritardo assolutamente inaccettabile (la curva rossa che piega verso destra intorno al 90%). Non solo detta coda (limitata a circa un quarto d'ora l'anno scorso; curva verde) cresce, ma riesce addirittura a superare il pessimo 2015 nei casi peggiori, arrivando fino a 45' di ritardo per uno dei soliti guasti al treno. Semplicemente ridicolo.
Se andiamo a vedere il dettaglio mensile e siamo ottimisti di natura, possiamo trovare qualche flebile motivo di speranza: entrambi i treni migliorano (non potevano fare altrimenti) rispetto allo scandaloso dicembre 2016. Inoltre, i dati di febbraio sono (quasi tutti) migliori di quelli di gennaio, a far sperare che il nuovo orario sia entrato "a regime". Incrociamo le dota e aspettiamo...
Iniziamo dalle buone notizie: il 2608 migliora ancora rispetto agli analoghi periodi degli scorsi due anni. Puntualità ora salita al 32% (voi direte che non è molto... e avete ragione!), ritardo entro 5' raggiunto dal 78% dei treni, massimo ritardo uguale a 10'. Non lamentiamoci, le cose potrebbero andare peggio; speriamo si continui così.
Le buone notizie sono finite. Il 10809 non si comporta altrettanto bene ed arretra rispetto all'anno scorso. Puntualità al 38% (era al 47%), ritardo entro 5' sceso lievemente dall'87% all'84%. Ma la cosa più fastidiosa ed insopportabile è la ricomparsa dell'odiata "coda" dei treni che subiscono un ritardo assolutamente inaccettabile (la curva rossa che piega verso destra intorno al 90%). Non solo detta coda (limitata a circa un quarto d'ora l'anno scorso; curva verde) cresce, ma riesce addirittura a superare il pessimo 2015 nei casi peggiori, arrivando fino a 45' di ritardo per uno dei soliti guasti al treno. Semplicemente ridicolo.
Se andiamo a vedere il dettaglio mensile e siamo ottimisti di natura, possiamo trovare qualche flebile motivo di speranza: entrambi i treni migliorano (non potevano fare altrimenti) rispetto allo scandaloso dicembre 2016. Inoltre, i dati di febbraio sono (quasi tutti) migliori di quelli di gennaio, a far sperare che il nuovo orario sia entrato "a regime". Incrociamo le dota e aspettiamo...
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