Va bene, è ufficiale: basta miglioramenti, si torna indietro. Niente di particolarmente drammatico per il momento, ma non è un bel segnale... anche perché stiamo parlando di un servizio discretamente penoso. I ritardi del 2608 peggiorano rispetto al bimestre del 2015, come si vede nel confronto tra la curva blu e l'azzurra. In particolare, la percentuale di treni entro i 5' di ritardo scende dall'86 al 68%, mentre per fortuna il ritardo massimo resta entro i 10'. Il dato sui ritardi entro i 5' è solo parzialmente compensato dall'aumento dal 71 al 76% dell'analoga percentuale per il 10809, che però ci ha regalato una giornata con ben 98 (novantotto!) minuti di ritardo (completamente fuori scala nel grafico).
Se guardiamo i ritardi complessivi da inizio anno, vale il commento dell'ultima volta: lieve miglioramento per il 2608 e molto più marcato per il 10809, che nel 2015 era veramente indegno.
L'andamento mensile dei ritardi conferma che Trenord è del tutto incapace di migliorare questi numeri: peggioramento di tutti gli indicatori rispetto alla primavera, ritardo al 90% che resta pacificamente sopra i 5'. Nel 10809 è chiaro che il "gradino" che si vede nella media a partire da maggio non è riassorbito e che ci siamo assestati sulla condizione corrente, fatto ancor più fastidioso se si guarda ai ritardi del peggior 10% dei treni (curva verde). Tra l'altro, la mediana (curva arancio) del 10809 non ha grosse variazioni mensili ed è sempre a ridosso dello zero, il che vuol dire che la metà dei treni circa arriva sempre puntuale (o in leggero anticipo), mentre è l'altra metà, quella che accumula ritardo, ad averne accumulato di più negli ultimi mesi. Traducendo: quando le cose vanno bene, non c'è problema; quando si presenta un inconveniente, buonanotte.
E pensare che poi ci sono anche quelli che dicono che Trenord è un'eccellenza lombarda!
Se guardiamo i ritardi complessivi da inizio anno, vale il commento dell'ultima volta: lieve miglioramento per il 2608 e molto più marcato per il 10809, che nel 2015 era veramente indegno.
L'andamento mensile dei ritardi conferma che Trenord è del tutto incapace di migliorare questi numeri: peggioramento di tutti gli indicatori rispetto alla primavera, ritardo al 90% che resta pacificamente sopra i 5'. Nel 10809 è chiaro che il "gradino" che si vede nella media a partire da maggio non è riassorbito e che ci siamo assestati sulla condizione corrente, fatto ancor più fastidioso se si guarda ai ritardi del peggior 10% dei treni (curva verde). Tra l'altro, la mediana (curva arancio) del 10809 non ha grosse variazioni mensili ed è sempre a ridosso dello zero, il che vuol dire che la metà dei treni circa arriva sempre puntuale (o in leggero anticipo), mentre è l'altra metà, quella che accumula ritardo, ad averne accumulato di più negli ultimi mesi. Traducendo: quando le cose vanno bene, non c'è problema; quando si presenta un inconveniente, buonanotte.
E pensare che poi ci sono anche quelli che dicono che Trenord è un'eccellenza lombarda!
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