Sul 2° tiro. |
Teo sul 3° tiro. |
Sul 4° tiro. |
Teo sul 7° tiro. |
Tracciato della via. |
Parete SO
Dopo la giornata piena sul Bandiarac, una via tranquilla e divertente su roccia ottima per completare il week-end dolomitico; decisamente raccomandata per un'arrampicata di mezza giornata senza patemi e in luoghi assai meno affollati che le classiche Torri o Falzarego.
Accesso: da passo Giau si prende il sentiero che porta verso il Nuvolau, si attraversa una zona con sassi e detriti vari e si risale subito dopo verso destra, seguendo una vaga traccia. Si risale il ghiaione e le roccette soprastanti e si piega a sinistra, portandosi verso la parete. La via attacca alla sinistra di un grosso masso, in corrispondenza di un diedro. Cordone in clessidra e chiodo alla base.
Relazione: via che risale la parete SO della Gusèla con arrampicata divertente e mai difficile, su roccia ottima. Portare friend piccoli e medi per integrare.
1° tiro: risalire il diedro e proseguire poi sul suo lato sinistro fino alla sosta su una terrazza; 25m, IV. Sosta su un golfaro, un fix e un chiodo.
2° tiro: a sinistra della sosta a risalire una lama con passaggio esposto. Ci si infila poi in una larga fessura fino alla sosta in una specie di nicchia; 15m, V, III+, 1 chiodo. Sosta su 2 chiodi.
3° tiro: uscire a sinistra dalla fessura e proseguire liberamente lungo lo spigolo e la placca alla sua sinistra; 45m, IV-. Sosta su 2 chiodi con cordone.
4° tiro: a sinistra della sosta a risalire una vaga lama per portarsi in un diedro; a metà di questo ci si sposta sulla parete di destra e si rientra poi a sinistra, si supera un ultimo salto e si sosta al suo termine; 40m, IV, 1 cordone in clessidra. Sosta su 1 chiodo + cordone in clessidra.
5° tiro: si risalgono le rocce rotte puntando ad un pilastro a destra dell'evidente tetto giallo; 40m, I. Sosta su clessidra alla destra del pilastro.
6° tiro: a sinistra della sosta a rimontare il pilastro, per superare una lama e proseguire fino ad un terrazzo con uno spuntone; 20m, IV-. Sosta su spuntone.
7° tiro: per facili rocce a prendere una fessura oltre a quale si prosegue su rocce più facili; 45m, II, IV, II. Sosta su clessidra.
8° tiro: lievemente a destra della sosta senza percorso obbligato fino alla vetta; 35m, III, II. Sosta su spuntone.
Discesa: si segue l'evidente sentiero che punta verso N e che con un larghissimo giro riporta sul segnavia 438 che si segue verso destra attraverso un tratto attrezzato fino al sentiero di partenza. Un'oretta circa.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Accesso: da passo Giau si prende il sentiero che porta verso il Nuvolau, si attraversa una zona con sassi e detriti vari e si risale subito dopo verso destra, seguendo una vaga traccia. Si risale il ghiaione e le roccette soprastanti e si piega a sinistra, portandosi verso la parete. La via attacca alla sinistra di un grosso masso, in corrispondenza di un diedro. Cordone in clessidra e chiodo alla base.
Relazione: via che risale la parete SO della Gusèla con arrampicata divertente e mai difficile, su roccia ottima. Portare friend piccoli e medi per integrare.
1° tiro: risalire il diedro e proseguire poi sul suo lato sinistro fino alla sosta su una terrazza; 25m, IV. Sosta su un golfaro, un fix e un chiodo.
2° tiro: a sinistra della sosta a risalire una lama con passaggio esposto. Ci si infila poi in una larga fessura fino alla sosta in una specie di nicchia; 15m, V, III+, 1 chiodo. Sosta su 2 chiodi.
3° tiro: uscire a sinistra dalla fessura e proseguire liberamente lungo lo spigolo e la placca alla sua sinistra; 45m, IV-. Sosta su 2 chiodi con cordone.
4° tiro: a sinistra della sosta a risalire una vaga lama per portarsi in un diedro; a metà di questo ci si sposta sulla parete di destra e si rientra poi a sinistra, si supera un ultimo salto e si sosta al suo termine; 40m, IV, 1 cordone in clessidra. Sosta su 1 chiodo + cordone in clessidra.
5° tiro: si risalgono le rocce rotte puntando ad un pilastro a destra dell'evidente tetto giallo; 40m, I. Sosta su clessidra alla destra del pilastro.
6° tiro: a sinistra della sosta a rimontare il pilastro, per superare una lama e proseguire fino ad un terrazzo con uno spuntone; 20m, IV-. Sosta su spuntone.
7° tiro: per facili rocce a prendere una fessura oltre a quale si prosegue su rocce più facili; 45m, II, IV, II. Sosta su clessidra.
8° tiro: lievemente a destra della sosta senza percorso obbligato fino alla vetta; 35m, III, II. Sosta su spuntone.
Discesa: si segue l'evidente sentiero che punta verso N e che con un larghissimo giro riporta sul segnavia 438 che si segue verso destra attraverso un tratto attrezzato fino al sentiero di partenza. Un'oretta circa.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
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