lunedì 1 settembre 2014

Sorgente primaverile

Luca sul 1° tiro
Sul 2° tiro
Luca sul 3° tiro
Sul 4° tiro
Tracciato della via
Torre di Gandalf il mago - Vallone di Sea
Parete SE


Tutti - o quasi - coloro che si dilettano di arrampicata conoscono il Vallone di Sea e le vicende che gli girano intorno, ma sentirle raccontare da Marco Blatto davanti ad un generoso bicchiere di genepì è stato certamente il momento culminante di una giornata in cui avevamo avuto il nostro battesimo (ed io anche il compleanno!) sulle rocce del Vallone. Come "iniziandi" abbiamo scelto una delle vie più facili (il che mi fa presagire che la mia frequentazione da quelle parti resterà piuttosto sporadica), mettendo in minoranza il mentore Paolo che ambiva a trascinarci verso traguardi più ambiziosi. Via breve (il che può non essere uno svantaggio se si ha poco tempo o se si cerca un "ingaggio" limitato), ma decisamente bella e raccomandabile.
Accesso: si raggiunge Forno Alpi Graie ed il termine della strada; si gira a sinistra e si segue lo sterrato oltre il fiume, parcheggiando poco più avanti ad un bivio. Si sale  a destra e si prosegue sempre sulla sinistra idrografica della valle, superando Polvere di stelle, l'area boulder di Sea. Poco dopo un'indicazione per la Torre di Gandalf suggerisce a seguire una traccia verso destra che in breve mena alla base della parete ove parte la via.
Relazione: la via sale per diedri e fessure, alla destra del pilastro che emerge dalla Torre. Difficoltà non elevate, ma quasi interamente da proteggere (indispensabili friend fino al 3BD; anticamente c'erano degli spit sul 1° tiro, che sono stati recentemente rimossi). Per fortuna le numerose fessure facilitano il compito. Percorso sempre logico e facile da identificare e roccia ottima.
1° tiro: si attacca a destra del pilastro puntando ad un breve tetto sormontato da diedro (chiodo visibile dalla base); lo si supera e si prosegue fino a che il diedro si chiude. Qui si esce a destra e si raggiunge la cengia ove si sosta; 20m, V, VI+ (passo ben protetto dal chiodo), V+/VI-; 2 chiodi, 3 friend incastrati. Sosta su 2 spit con cordone e maglia-rapida.
2° tiro: a destra lungo la cengia a prendere un bel diedro fessurato che sale verso destra. Si supera un saltino e si raggiungono due fessure parallele che salgono verso sinistra e che conducono alla sosta; 20m, V-, V+; 1 chiodo. Sosta su 3 spit e 1 chiodo con cordone e maglia-rapida.
3° tiro: ci si sposta a sinistra della sosta e si risale il diedro, per poi spostarsi verso sinistra a prendere una fessura obliqua ed un diedrino finale che recano al terrazzo di sosta; 30m, VI-, V, VI-; 1 chiodo. Sosta su 2 spit con cordone e maglia-rapida.
4° tiro: salire la bella fessura a destra della sosta giungendo ad un terrazzo; superare il muretto verticale e procedere per placche fino alla sosta sulla sinistra; 25m, V/V+, IV+; 1 chiodo. Sosta su 3 spit con cordone e maglia-rapida.
5° tiro: salire sopra la sosta per facili rocce fino alla cima della torre; 25m, IV-. Sosta su 2 spit con catena e moschettone di calata.
Discesa: in doppia lungo la via oppure lungo L'occhio di Sauron che sale alla sua destra (faccia alla parete). Attenzione a non fare calate troppo lunghe se non volete rischiare di incastrare le corde.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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