Parete S
Novembre infausto, questo 2012: tra il tempo che volge spesso e volentieri al brutto e qualche "cedimento" agli amici che prediligono le uscite in falesia si è combinato poco o nulla. Sono stato quindi ben felice sabato di imboccare il sentiero del Medale diretto al diedro Colnaghi, una delle poche vie non stravolte dalla posa di fix come è ormai successo alla maggioranza di loro. Via assai breve (2 tiri) che regala una bella arrampicata, con solo uno o due passaggi un po' levigati dalle ripetizioni; peccato per la vegetazione che disturba la progressione, obbligando a piccole deviazioni per non finire infilzati dai rovi. A destra del diedro ci sono un paio di vie di 2-3 tiri che si possono abbinare, tanto per tirare l'ora di pranzo: noi siamo saliti su Calcaria termina, via storica di Ivan Guerini, proseguendo sull'ultimo tiro (duro!) di Bolli rossi.
Accesso: da Lecco verso Ballabio sulla vecchia strada; superato il borgo di Laorca, in corrispondenza di una curva a sinistra prima di un rettilineo con evidente tornante si prende a sinistra la via Paolo VI che conduce ad uno spiazzo davanti al cimitero dove si parcheggia. Da qui prendere la via di destra che conduce al bel cimitero di Laorca, si abbassa brevemente e prosegue in piano e poi in salita fino a giungere all'ex-rifugio Medale (indicazioni varie per il Medale e la via ferrata). Il sentiero prosegue e sbuca su una strada asfaltata che si segue in salita verso destra; al termine della salita si lascia la strada e si prende un sentiero sulla sinistra (indicazioni). Si supera un bivio con il sentiero di discesa dal Medale e si prende subito dopo la prima o la seconda traccia che sale alla parete verso destra. Si arriva così direttamente agli attacchi delle vie Calcaria termina o (pochi metri a sinistra) Have a nice day (scritte blu alla base). Il diedro Colnaghi parte appena a sinistra di quest'ultima.
Relazione diedro Colnaghi: la via è tutta nel secondo tiro, che sale l'evidente diedro girandogli un po' intorno per evitare la vegetazione; il primo tiro è fastidiosamente erboso. Gradi non elevati (un passo di VI-), ma chiodatura certo non abbondante. Utili friend medio-piccoli. Tutte le soste sono su due fittoni collegati con catena e anello di calata.
1° tiro: salire le rocce erbose a sinistra dei fittoni di Have a nice day fino ad un primo chiodo (allungate bene il rinvio se lo usate), dove il largo canale si chiude e a sinistra si vedono i fittoni di Fatebenefratelli. Da qui si sale a destra in corrispondenza di una radice (che io ho usato per rinviare al posto del chiodo), si esce su una specie di terrazzino e si sale ancora per rocce rotte alla sosta sotto il diedro; 45m, III, IV, V-, III, 1 chiodo, 1 cordino totalmente inaffidabile in clessidra, possibile utilizzare uno o due fittoni di Have a nice day.
2° tiro: salire a sinistra su un pulpito, seguire una fessura che porta nel diedro (due chiodi) e uscire a sinistra a prendere delle facili lame quando questo è ostacolato da vegetazione. Dopo pochi metri (chiodo) è possibile rientrare nel diedro in corrispondenza di una cengia; io ho invece proseguito seguendo una bellissima lama ad arco che riporta nel diedro più in alto. Da qui si passa sulla parete di destra (il diedro è ora infestato di rovi) ancora su lame (attenzione ad una di esse; è assai ballerina!) e si sale fino al cospetto della sosta sulla destra (passate sotto la pianta). Se sentite il bisogno di maggior protezione, è possibile evitare le ultime lame spostandosi ancora un poco a destra a prendere un fittone di Have a nice day proseguendo su quella via; VI-, V, 30m, 3 chiodi, 1 spit.
Discesa: bastano due calate in corda doppia lungo la via.
Pochi metri a destra del diedro (faccia a monte) si vede la scritta blu Calcaria T., che marca l'inizio della via. Anche qui le soste sono su due fittoni con catena ed anello di calata.
Relazione Calcaria termina: la via sale il pulpito per spostarsi poi a destra e superare un tettino finale. Arrampicata piacevole con buone protezioni; inutili friend. Direzione sempre ovvia indicata dai fittoni.
1° tiro: salire la parete spostandosi a sinistra più in alto ed uscire per rocce più facili sulla cima del pulpito; 4b, 25m, 4 fittoni.
2° tiro: salire la placca sopra la sosta e spostarsi poi a destra, salire un tratto un poco erboso fino ad un tetto che si supera sul lato sinistro per poi arrivare in sosta per placche; 5c, 40m, 7 fittoni, 1 spit.
3° tiro (di Bolli rossi): volendo proseguire si può aggiungere l'ultimo tiro della via Bolli rossi, che supera la placca ed il tetto sopra la sosta per poi proseguire per placche e rocce rotte più facili fino alla stessa sosta finale del diedro Colnaghi; 6b+, 30m, 4 fittoni. Il passaggio-chiave è tutt'altro che banale; eventualmente portatevi un cordino.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.
Accesso: da Lecco verso Ballabio sulla vecchia strada; superato il borgo di Laorca, in corrispondenza di una curva a sinistra prima di un rettilineo con evidente tornante si prende a sinistra la via Paolo VI che conduce ad uno spiazzo davanti al cimitero dove si parcheggia. Da qui prendere la via di destra che conduce al bel cimitero di Laorca, si abbassa brevemente e prosegue in piano e poi in salita fino a giungere all'ex-rifugio Medale (indicazioni varie per il Medale e la via ferrata). Il sentiero prosegue e sbuca su una strada asfaltata che si segue in salita verso destra; al termine della salita si lascia la strada e si prende un sentiero sulla sinistra (indicazioni). Si supera un bivio con il sentiero di discesa dal Medale e si prende subito dopo la prima o la seconda traccia che sale alla parete verso destra. Si arriva così direttamente agli attacchi delle vie Calcaria termina o (pochi metri a sinistra) Have a nice day (scritte blu alla base). Il diedro Colnaghi parte appena a sinistra di quest'ultima.
Relazione diedro Colnaghi: la via è tutta nel secondo tiro, che sale l'evidente diedro girandogli un po' intorno per evitare la vegetazione; il primo tiro è fastidiosamente erboso. Gradi non elevati (un passo di VI-), ma chiodatura certo non abbondante. Utili friend medio-piccoli. Tutte le soste sono su due fittoni collegati con catena e anello di calata.
1° tiro: salire le rocce erbose a sinistra dei fittoni di Have a nice day fino ad un primo chiodo (allungate bene il rinvio se lo usate), dove il largo canale si chiude e a sinistra si vedono i fittoni di Fatebenefratelli. Da qui si sale a destra in corrispondenza di una radice (che io ho usato per rinviare al posto del chiodo), si esce su una specie di terrazzino e si sale ancora per rocce rotte alla sosta sotto il diedro; 45m, III, IV, V-, III, 1 chiodo, 1 cordino totalmente inaffidabile in clessidra, possibile utilizzare uno o due fittoni di Have a nice day.
2° tiro: salire a sinistra su un pulpito, seguire una fessura che porta nel diedro (due chiodi) e uscire a sinistra a prendere delle facili lame quando questo è ostacolato da vegetazione. Dopo pochi metri (chiodo) è possibile rientrare nel diedro in corrispondenza di una cengia; io ho invece proseguito seguendo una bellissima lama ad arco che riporta nel diedro più in alto. Da qui si passa sulla parete di destra (il diedro è ora infestato di rovi) ancora su lame (attenzione ad una di esse; è assai ballerina!) e si sale fino al cospetto della sosta sulla destra (passate sotto la pianta). Se sentite il bisogno di maggior protezione, è possibile evitare le ultime lame spostandosi ancora un poco a destra a prendere un fittone di Have a nice day proseguendo su quella via; VI-, V, 30m, 3 chiodi, 1 spit.
Discesa: bastano due calate in corda doppia lungo la via.
Pochi metri a destra del diedro (faccia a monte) si vede la scritta blu Calcaria T., che marca l'inizio della via. Anche qui le soste sono su due fittoni con catena ed anello di calata.
Relazione Calcaria termina: la via sale il pulpito per spostarsi poi a destra e superare un tettino finale. Arrampicata piacevole con buone protezioni; inutili friend. Direzione sempre ovvia indicata dai fittoni.
1° tiro: salire la parete spostandosi a sinistra più in alto ed uscire per rocce più facili sulla cima del pulpito; 4b, 25m, 4 fittoni.
2° tiro: salire la placca sopra la sosta e spostarsi poi a destra, salire un tratto un poco erboso fino ad un tetto che si supera sul lato sinistro per poi arrivare in sosta per placche; 5c, 40m, 7 fittoni, 1 spit.
3° tiro (di Bolli rossi): volendo proseguire si può aggiungere l'ultimo tiro della via Bolli rossi, che supera la placca ed il tetto sopra la sosta per poi proseguire per placche e rocce rotte più facili fino alla stessa sosta finale del diedro Colnaghi; 6b+, 30m, 4 fittoni. Il passaggio-chiave è tutt'altro che banale; eventualmente portatevi un cordino.
Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.