Alois Lageder avevo già assaggiato e poi bevuto regolarmente il Pinot noir, uno dei migliori dell'Alto Adige a mio modestissimo parere. E pertanto, trovandomi una sera alle prese con un piatto di Knödel allo speck, ho pensato bene di celebrarli con l'altro vitigno principe del territorio, ovvero il Lagrein. In realtà, i Lagrein rossi prodotti da Lageder sono tre: il Lindenburg, dall'omonimo cru vicino a Bolzano, il Conus, e la linea base, dalla quale sempre bisogna partire: se non convince quella, come potrà mai farlo la selezione?
Coltivato secondo i principi della biodinamica che animano tutta la produzione della casa vinicola, con uve raccolte da diversi soci conferitori, il Lagrein affina in cemento e acciaio per circa 12 mesi. Si presenta con un bel colore rubino con qualche riflesso violaceo.
Aroma non particolarmente intenso di frutti rossi, ciliegie, prugne, seguiti dalle canoniche note speziate e terrose. Al gusto, dopo un congruo periodo di ambientazione, appare morbido e piacevole. Ben bilanciato, senza aver bisogno della spinta alcolica, e con una buona persistenza con il classico finale ancora su note terrose.
E ora sono pronto per gli altri Lagrein, senza dimenticare la versione rosé!
Gradazione: 12,5°
Prezzo di acquisto: 18 €

