giovedì 13 luglio 2017

Buzzoni-Carì

Alberto sul 1° tiro.
Ancora lui alla partenza del 5° tiro.
Tracciato della via (verde). In rosso la via
Mauri-Castagna.
Zuccone Campelli
Parete O


Rieccomi dai miei sempre amati Campelli! Stavolta però, niente ravanate su vie dimenticate o quasi, ma una bella arrampicata su fix luccicanti. Il programma prevedeva invero una seconda via da decidere al momento, che è poi stata da noi, sedicenti alpinisti della domenica, sacrificata in favore di un brasato con polenta al rif. Lecco... ma di questo, vi risparmio la relazione!
Accesso: si raggiunge il rif. Lecco, in funivia da Barzio o da Ceresole di Valtorta, e da esso si segue il sentiero che risale tutto il vallone dei camosci sulla sinistra, deviando per traccia verso destra una volta giunti vicino allo Zuccone Campelli e puntando alla base dei due evidenti camini (Bramani e Castiglioni) che ne segnano in maniera inconfondibile la parete. Poco a destra del secondo camino si risale brevemente una rampa con roccette un po' friabili ed erba fino all'attacco. Visibile un fix con cordino.
Relazione: via molto bella che risale la parete del pilastro centrale dello Zuccone. Arrampicata abbastanza atletica su muri verticali, con un paio di tiri più riposanti. Roccia ottima (attenzione alle uscite sulle cenge) e chiodatura buona, ma a tratti un po' distanziata: utili un paio di friend per integrare. Contate due ore e mezza circa. Sul terzo tiro e sulla terrazza di sosta del quarto si trovano vecchi chiodi, ad indicare che quella parte dell'itinerario era già stata percorsa. Escludendo che quei primi salitori abbiano percorso le placche dei primi due tiri, sarebbe interessante capire se si tratta di una variante di uscita dal camino Castiglioni che sta a sinistra o dello spigolo Bramani sulla destra. Ma una variante ad opera di chi?
1° tiro: salire il muro fino alla cengia erbosa. 20m, 6a; sei fix.
2° tiro: si sale brevemente per spostarsi a destra e superare una breve pancia, giungendo ad una cengia. Da qui per un breve muretto e rocce più facili ed erbose fino alla sosta. 25m, 6b; sette fix. Sosta su due fix con cordone e maglia-rapida.
3° tiro: sopra la sosta per rocce facili (a tratti da verificare) fino al muretto finale da cui si esce verso sinistra. 25m, 5a (un passo); tre fix. Vicino ai fix si trovano vecchi chiodi. Sosta su due fix.
4° tiro: si sale per placca a destra della sosta per poi spostarsi a sinistra a superare un muretto che porta alla larga cengia dove si sosta contro la parete. 25m, 5c; sette fix. Sosta su due fix con cordone.
5° tiro: salire lungo un vago spigolo per poi spostarsi lievemente a destra e salire ad una larga terrazza. Superare le ultime rocce, facili ma non solidissime, e raggiungere la sosta. 40m, 4c (uno o due passi); due fix. Sosta su due fix con cordone e maglia-rapida.
Discesa: è possibile scendere in corda doppia, ma noi abbiamo optato per la discesa a piedi. Si tiene quindi la destra (rispetto alla direzione di salita; verso sud). Si scende poi o per il primo canalone che si incontra (canalone SEM) oppure per il secondo (canalone dei camosci), che si raggiunge per traccia sulla destra.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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