mercoledì 1 giugno 2016

L'assiolo

Paolo sul 1° tiro.
Alkekengi - Val di Mello
Parete S


"Certo che gli spaventi che prendi in Val di Mello non li prendi da nessun'altra parte!", mi dice Paolino mentre ci caliamo dall'erboso e bagnato Giardino delle bambine leucemiche. La ritirata conclude mestamente una due-giorni mellica invero parca di risultati, ma generosa di ravanate tra bosco e sentiero a cercare l'attacco dell'ennesima via che non faremo. A parte un giro veloce su Uomini e topi, ci resta però all'attivo l'Assiolo, via poco conosciuta che non compare nella guida storica di Guerini del 1979, con cui il mio prode compagno aveva un conto aperto.
Accesso: dopo aver raggiunto la Val di Mello, si segue il sentiero di fondovalle fino ad una lieve salitina lastricata con pietre poco prima di un ponte sulla destra. Qui si prende un sentiero a sinistra che torna indietro e, poco dopo, in corrispondenza di un grosso ometto, si va a destra, seguendo il sentiero che sale nel bosco. Si arriva ad una prima placca, si sale brevemente alla cengia appena sopra e la si segue verso sinistra puntando ad un alberello presente sulla placconata. Sotto di esso, in corrispondenza di una striscia nera, parte la via. 45' circa.
Relazione: una delle vie storiche della valle, risalente all'ormai lontano 1978, che supera la placca dell'Alkekengi con due tiri dalla chiodatura praticamente inesistente, in stile mellico. Utili friend piccoli e medi per integrare e, in caso, anche uno/due chiodi se non vi sentite proprio a vostro agio sui run-out.
Attenzione: non è possibile assicurarsi alla base della via e la cengia è piuttosto stretta, quindi in caso di volo del primo di cordata nei primi metri si rischia di finire entrambi di sotto. Valutate voi come comportarvi.
1° tiro: salire in corrispondenza di una fessurina, spostarsi a sinistra avvicinandosi ad una fessura e salire superando l'alberello. Proseguire lievemente verso destra per placche (o lungo il vago diedro erboso, spostandosi poi) a raggiungere una fessura superficiale (ed erbosa!) che si segue fino al suo termine, uscendo a destra alla sosta. 40m, V+, IV, VI. Sosta su tre vecchi chiodi con ancora più vecchio cordone e maglia-rapida.
2° tiro: salire brevemente a destra della sosta per spostarsi poi verso sinistra a raggiungere il tetto. Seguirlo verso sinistra fin quasi al suo termine (ignorare uno spit che si intravede e che è relativo al tiro di 6a+ di Grateful dead), dove si può salire alla placca sovrastante. Si continua poi in traverso sprotetto verso sinistra seguendo una specie di ruga bianca fino alla sosta. 50m, IV+, V+, IV+; un chiodo. Sosta su due fix con catena ed anello di calata (è in comune con Una scheggia color sangue).
Discesa: in corda doppia dalla sosta finale.

Nota: quanto sopra è la relazione del percorso da me seguito. Altre opzioni possono essere possibili per quanto riguarda l'accesso, la salita e la discesa; inoltre, le protezioni, le soste ed il loro stato possono cambiare nel tempo: usate sempre le vostre capacità di valutazione! Vogliate segnalarmi eventuali errori ed omissioni. Grazie.

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